Truffa allo Stato: arrestato il consigliere regionale Roberto Conte


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NAPOLI - Associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Campania: con queste accuse, la Procura della Repubblica a Napoli ha chiesto ed ottenuto sei ordinanze di custodia cautelare.

Tra gli indagati, c´è anche il consigliere regionale Roberto Conte, ed è uno dei due nomi per i quali sono stati accordati gli arresti domiciliari.

Il blitz della Guardia di Finanza è scattato questa mattina e in manette è finito, oltre al consigliere attualmente indipendente, anche Emanuele Cameli, 59 anni. "Obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria", invece per Luisa De Luca (39 anni), Pasquale Salvio (67 anni), Corrado Sannino (46 anni) e Carlo Sarno (35 anni).

In particolare le indagini hanno evidenziato che il consigliere Roberto Conte, già coinvolto in altri procedimenti (che avevano evidenziato la sua capacità di utilizzare strutture societarie da socio occulto per acquisire "indebiti vantaggi personali", aveva promosso la costituzione della Deco Consulting srl il cui oggetto sociale era rappresentato dallo svolgimento di attività di consulenza e di organizzazione eventi.

La società fu fondata nel dicembre del 2003 ed era formalmente costituita da persone della segreteria dell´esponente politico, le quali non avevano alcun potere decisionale, prerogativa questa esclusiva dello stesso Conte, che operava anche in collaborazione con uno stretto fiduciario che esercita anche la professione di medico.

Per quattro anni (fino alla data di messa in liquidazione, ovvero il 2007) la Deco non svolge mai attività riferite all´oggetto sociale e si preoccupa di rastrellare contributi regionali, secondo le accuse della Procura.

Tra i vari episodi venuti fuori durante le indagini, gli inquirenti sottolineano l´occasione in cui la Deco, per conseguire quei fondi pubblici, organizza un workshop sul tema degli strumenti per l´imprenditoria agevolata, esibendo anche una fattura emessa da un ristorante-albergo dove si era tenuto il banchetto nuziale di uno stretto collaboratore di Roberto Conte, che alla fine si era accollato il conto della festa. Una cerimonia che ovviamente non aveva a che fare con il workshop messo in cantiere.

In un´altra circostanza, sempre per rastrellare fondi pubblici, la Deco aveva annunciato un workshop sul tema degli strumenti legislativi per le agevolazioni fiscali. Le fatture erano invece relative ad una iniziativa politica alla quale avevano partecipato anche esponenti nazionali di riferimento dello stesso Conte.

La società, inoltre, aveva assunto in maniera fittizia alcune persone allo scopo di ricevere i contributi da Italia Lavoro spa nell´ambito di progetti promossi dal ministero del lavoro.

Fonte: Metropolisweb.it

M.D.

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