OBAMA: UN MONDO SENZA ARMI NUCLEARI


Antonio Tirri, a sinistra, e Giampiero Surato, gli autori dello striscione esposto a Praga per "chiedere scusa" ad Obama per Berlusconi.



Fonte: www.unita.it

In mattinata il presidente americano Barack Obama ha presentato a Praga il suo piano d'azione per eliminare le armi nucleari dalla faccia del pianeta. Il discorso di Obama, centrato sulla lotta alla proliferazione nucleare, è giunto poche ore dopo il lancio del missile nordcoreano definito «provocatorio» dalla Casa Bianca, che ha chiesto la convocazione del consiglio di sicurezza dell'Onu.

Parlando davanti a 30 mila persone radunate in una piazza sullo sfondo spettacolare del Castello di Praga, Obama ha detto che gli Stati Uniti hanno «una responsabilità morale» nel guidare la lotta per eliminare la minaccia essendo «l'unica potenza nucleare ad avere usato armi nucleari». Obama ha annunciato una serie di «passi concreti» per combattere la proliferazione, compresa la ratifica Usa del trattato per il bando dei test nucleari di ogni genere e compreso un vertice globale da tenersi negli Stati Uniti per rendere meno vulnerabile il materiale nucleare esistente.

Il presidente americano ha esortato la comunità mondiale a «rispondere con forza e in modo compatto» alla «provocazione» della Corea del Nord sul lancio missilistico. Ha quindi sollecitato l'Iran a fare una «chiara scelta» sul suo programma nucleare sottolineando che il futuro dello scudo anti-missile è legato alla minaccia o meno di Teheran alla comunità internazionale. Nel suo discorso, dove ha evocato la Primavera di Praga e la Rivoluzione di Velluto, ha detto che l'America «è pronta ad assumere una posizione di guida» anche nella sfida del mutamento del clima.

Tra gli striscioni sventolati nella piazza c'era anche uno con la scritta «Mister President sorry for Berlusconi». Il presidente americano, dopo il discorso mattutino sulla minaccia nucleare, dedicherà il pomeriggio ai lavori del vertice Unione Europea-Stati Uniti, che ha portato a Praga i leader dei Paesi della Unione Europea. È il terzo vertice in sei giorni per il presidente Obama, dopo il G20 e quello Nato, alla sua prima visita oltreoceano da quando è alla Casa Bianca.
05 aprile 200

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