PRIVATIZZAZIONE ACQUA: Bolivia, storia vera di una privatizzazione



Nel 2000 la Bechtel Corporation di San Francisco, con l'appoggio della Banca Mondiale che aveva promesso un prestito alla Bolivia, ottenne dal governo boliviano la privatizzazione di tutte le risorse idriche di Cochabamba, la terza città del paese.
E' una storia che può avvenire anche da noi...anzi...stà già avvenendo!

Unicredit e Intesa: NO ai TREMONTI BOND




Unicredit e Banca Intesa hanno detto no ai Tremonti Bond, "i salva economia" magicamente creati da Giulio Tremonti, ministro dell' Economia e apprendista stregone al pari di topolino per la Disney.
Che dite? Ci sarà un motivo?

Fonte: ddcommunication

26 marzo 2009
ROMA - Arrivano i soldi "veri" per le imprese: oggi governo ed Abi hanno firmato il protocollo che dà il via libera alla sottoscrizione dei cosiddetti Tremonti-bond per una cifra che si presume sarà sui 10-12 miliardi e che sarà in grado di attivare crediti alle imprese per più di 150 miliardi di euro. La firma definitiva all'accordo tra il governo e le banche è arrivata oggi, in occasione del nuovo tavolo tra governo, imprese e banche sul credito che si tiene periodicamente al Tesoro. A questi, ha ricordato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, andranno aggiunte le risorse che vengono attivate con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, salito a 1,6 miliardi e quelle che metterà sul mercato la Cassa depositi e prestiti e che, anche grazie alle garanzie della Sace, "apriranno altri canali di credito per 20-30 miliardi". "Noi, in rapporto al nostro Pil, abbiamo fatto in linea, o forse di più di altri paesi" chiarisce il ministro del Tesoro, convinto della necessità di un "messaggio positivo alle imprese".

E le aziende approvano: la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si dice infatti rassicurata dalla partenza di questi nuovi strumenti e della garanzia, arrivata dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che "nessuna richiesta rimarrà inevasa" tra quelle che andranno a valere sul fondo, cresciuto a 1,6 miliardi. Proprio per questo, avverte la leader degli industriali, le imprese hanno tutte le intenzioni di imbracciare le armi per "combattere la guerra contro la restrizione del credito in modo forte". Ora, chiarisce la Marcegaglia, non c'é più alcun "alibi" per la stretta creditizia operata dalle banche.

TREMONTI-BOND. Gli 'strumenti ibridi di finanziamento alle imprese' saranno sottoscrivibili dalle banche nel giro di tre settimane. "I tempi tecnici sono molto veloci" spiega il presidente dell'Abi, Corrado Faissola: servono un paio di settimane per metterli a punto e poi serve un passaggio in Banca d'Italia. La richiesta di Tremonti-Bond dovrebbe essere di 10-12 miliardi che, grazie ad una leva da 1 a 15, genera un intervento da oltre 150 miliardi. Il protocollo firmato non prevede tetti per gli stipendi dei manager ma regole di rigore e trasparenza.

13 MILIARDI DA CDP. Sono le risorse di risparmio postale e della Bei a cui le imprese potranno attingere nelle prossime settimane. Cinque miliardi sono messi a disposizione, tramite le banche, per le Pmi. Ci sono inoltre 3,5 miliardi per il finanziamento alle imprese per ricerca e innovazione. Per renderli utilizzabili è necessaria la conversione in legge del decreto sugli incentivi e la successiva modifica allo statuto della Cdp che dovrebbe avvenire nell'assemblea di fine aprile. In tutto ci sono 13 miliardi a disposizione delle Pmi: 11 derivanti dal risparmio postale e altri 2 dal plafond messo a disposizione dalla Banca europea degli investimenti.

OSSERVATORI PREFETTURE. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, annuncia che entro martedì arriva la direttiva per la loro istituzione e Tremonti assicura che sulla loro costituzione c'é un "altissimo gradimento dell'opinione pubblica" e che tra i loro compiti ci sarà anche quello di vigilare sui tassi di interesse. Le banche promettono la massima collaborazione ed anche le imprese, dice la Marcegaglia, svolgeranno un ruolo "pro-attivo". In ogni caso il ministro dell'Economia resta convinto che "laddove si utilizza denaro pubblico ci debba essere controllo pubblico".

NODO COMPENSAZIONI. Le aziende chiedono al governo di accelerare sulle compensazioni ma Tremonti avverte: "é un sistema fondamentale ma non può essere un bancomat per ladri". Ci sono 29 miliardi in ballo su cui l'Agenzia delle entrate ha in serbo un intervento "per stroncare" il fenomeno delle frodi.

E' l'opposizione che fa il governo porco!!!!

Fonte: Beppegrillo.it



300 MILIARDI DI EURO torneranno in Italia protetti dallo scudo fiscale di Tremorti. Lo Stato incasserà il 5% per il condono. Soldi di cui non si sa nulla, con tutta probabilità mai tassati. Di chi sono questi capitali? Conoscete qualche operaio, impiegato, elettricista, meccanico, parrucchiere con decine di milioni in qualche paradiso fiscale? Insomma, conoscete qualche LAVORATORE che godrà dello scudo di Tremorti? Chi paga le tasse al 15/27/35/50% ha diritto di sapere nomi e cognomi degli esportatori di capitali e le origini del malloppo. Vogliamo la lista pubblicata sui giornali per legge, altro che impunità e anonimato.
Tremorti ha affermato: "Non credo che la criminalità si servirà di questo strumento. I capitali criminali o sono in Italia perfettamente sbiancati o continueranno la loro attività all'estero". NON CREDO? Un ministro dell'Economia che non crede che su 300 miliardi vi siano capitali mafiosi, di bancarottieri, di evasori totali, frutto del riciclaggio, denaro sporco? Ma chi crede di prendere per il culo? Questo condono di Stato è, fino a prova contraria, un condono alle mafie.
Franceschini Boccon del Prete ha detto in Parlamento che lo scudo fiscale è: "uno schiaffo in faccia a tutti gli italiani che pagano onestamente le tasse". Dalle parole ai fatti. La cosiddetta opposizione, su proposta dell'Italia dei Valori, ha chiesto il voto alla Camera per l'incostituzionalità dello scudo fiscale. Se i 280 deputati di PD, IDV e UDC fossero stati presenti lo Scudo Tremorti sarebbe stato bocciato. Ma erano al bar, al ristorante, forse ad Arcore per pubblicare un libro con Mondadori o farsi intervistare in prima serata su Canale 5. Forse a puttane con Testa d'Asfalto. Forse in gita con Tarantini. Ovunque, ma non in aula. 59 deputati del PDmenoelle non c'erano, insieme a otto dell'UDC e due dell'IDV. Del PDmenoelle erano assenti i due campioni delle Primarie Franceschini e Bersani, insieme a D'Alema, il miglior amico dello psiconano. Questa è la "durissima opposizione". Con questi figuranti, sodali e complici lo psiconano durerà anche dopo la sua imbalsamazione. E' l'opposizione che fa il governo porco. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Valerio Onida presidente emerito della Corte Costituzionale parla della libertà di stampa.

GENIUS SECULI - La ruota del criceto - tratto da Zeitgeist addendum



L' usura legale: lo stato delibera le banche, che altro non sono che Spa, alla stampa della moneta, creandola dal nulla. Su questa moneta, già di per sè illegittima, viene applicato un' INTERESSE, che è esattamente il tassello principale.

Il denaro che le banche prestano viene stampato, ma il denaro per pagare l' interesse non esiste materialmente. L' interesse non potrà mai essere estinto.

Ma se la moneta è statale e noi siamo lo stato, la moneta è nostra; quindi perchè la banca ce li presta??
Questa è in realtà il più moderno sistema di schiavitù. Siamo schiavi legati al salario, come criceti sulla ruota, alimentando l' impero di cui beneficia solo un' èlite in cima alla piramide.

Ignazio Marino sul rifiuto di Franceschini e Bersani al confronto a tre



Da: ladygroove71b
Magistrali mazzolate inferte da Ignazio Marino a Bersani e Franceschini circa il loro rifiuto ad un confronto pubblico a tre da tenere prima del congresso.
"Non si puo' invocare delle primarie all'americana e poi farle all'italiana. Sto chiedendo da settimane un confronto con Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini. Il primo non risponde, il secondo dice che non ce n'e' bisogno. Aspettero' ancora qualche giorno, poi invitero' al confronto Massimo D'Alema e Walter Veltroni, che sono i loro azionisti di riferimento"

Altro annoso tema affrontato da Marino è la libertà dell'informazione e l'intervista oscena rilasciata dallo show-dwarf Berlusconi alla (sua) Nessma TV.

UMAN RISIKO: LA GUERRA NON E' UN GIOCO..... LA GUERRA E' GUERRA!!

L' Amerika è Terrorista! Ora Basta!!!



Strage di italiani a Kabul.
Impossibile non dispiacersi e sentire un magone, ma bisognerebbe smetterla di dire e scrivere che sono morti per proteggere la nostra libertà, la pace e la democrazia.
Non dimentichiamoci che laggiù è in atto una guerra, ed è questa la guerra: morti e ancora morti. Vince chi ne fà di più.

"Missioni di pace"...... non esistono missioni di pace fatte con le armi.
Non esiste democrazia se imposta, e non c' è la nostra patria a Kabul.
Ci sono i pozzi di petrolio....... come prima in Kuwait ora in Afghanistan!!
Chi è il prossimo?
Se trovassero tanto petrolio in Italia cosa succederebbe secondo voi? Verrebbe amministrato da noi Italiani o dalle migliaia di basi americane in Italia? Quanto ci metterebbero ad elaborare una scusa come le Twin towers-11/9?
Qualcuno dirà che non è il momento di polemizzare....... ma quando è il momento?




Una banda di leghisti spacca il locale e la faccia a degli stranieri.... ma bravi bravi!!!

Berlusconi a porta a porta:vetero comunisti vecchi gufi D'Alema stalinista che è lì da 40 anni.



Berlusconi ha ragione..... ci vuole un cambio generazionale....... addiritura Vespa stesso gli ricorda che "non è più un ragazzino", ma le antenne di berlusconi viaggiano su altre frequenze e quindi non hanno captato il messaggio........
Proviamo tutti assieme......... LEVATI DAI COGLIONI!!!!!!!!!!

INIZIO DI UN DIVX PIRATA!FANTASTICO!!!!

La pietosa intervista della Carfagna 1/2



Bene!!
Questa è, ancora una volta e non smetterò mai di darle addosso, la nostra Ministro alle Pari Opportunità.....
Non è neanche lontanamente presente sulla terra che noi comuni mortali calpestiamo, ma sicuramente in qualche cartone animato.
Si dice che i cani vedano in bianco e nero, io sarei curioso di sapere come vede la carfagna...

Immigrazione clandestina e lavoro nero

Auguro ai leghisti, ai fascisti ai loro figli e a tutti quelli che vogliono gli immigrati via dall' Italia senza neanche pensare a integrarli, di dover vivere così.

Naturalmente se sei Slovacca, polacca, ungherese o comunque dei paesi dell' est e aspiri a lavorare nei Night, ce la dai, spolpi qualche vecchietto e poi sposare un italiano, bhè allora si può fare.
Palazzo grazioli è sicuramente il posto dove trovi tutto ciò.
L' Italia si è aperta agli stranieri nel dopoguerra, ora a che punto siamo?

Peppino Impastato, una vita contro la mafia



Cristiano Aldegani, sindaco leghista di Ponteranica, in provincia di Bergamo, ha deciso che la biblioteca comunale non deve essere più dedicata a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978.

Nel "Bel Paese" in cui viene dedicata una strada, a Roma, a Bettino Craxi, una targa che teneva viva la memoria di uno che ha dato la vita per lottare contro la mafia viene rimossa perchè "i morti da ricordare devono essere padani doc."

A questo punto tutto è possibile, anche che Berlusconi sia il miglior presidente del consiglio che l' Italia abbia mai avuto............ ma anche no!!!!!!!

La caduta di berlusconi



Il torero olè!!

Schiva tutto, anzi rimanda indietro come i boomerang........ chissà che prima o poi torni tutto indietro anche a lui... sai che divertente?? vorrei assistere, ma qualcosa mi dice che anche stavolta saremo accondiscenti, remissivi ma sopratutto con le braghe abbassate.
Ho come l' impressione che l' italiano medio sia gay, ma di quelli che a tutti i costi deve far vedere che non lo è e allora usa rabbia, arroganza ed ignoranza come armi di opposizione a due o tre virtù che, da sempre, fanno più male di qualsiasi altra cosa: la verità, la giustizià ed il coraggio.

Ma mi domando e dico: come è possibile che chi lo sostiene, di destra o di sinistra, non si indegni?
Io credo che siete di destra solo quando conviene dato che, se lo foste davvero, la notte non stareste in giro, non fumereste o berreste, sempre a fare ginnastica con rigore e disciplina, non andreste nei night o a puttane e sareste CONTRO LA MAFIA E I MAFIOSI.
Che cosa siete?? mah!! un giorno forse lo saprete, nel frattempo non rompete con la vostra crisi di identità dicendo sempre cazzate, difendendo la vostra persona ritenendovi meglio degli altri.
Siete la danzante e canticchiante merda di questo mondo, come me e tutto il genere umano, perchè per quanto vi possiate sforzare si muore tutti prima o poi.

PS: VISTO CHE NON ESISTONO PIù, NON SONO DI SINISTRA E NE DI DESTRA!!!!!!!!!!!!!!!!!

Saras, parla il regista di "Oil"

Intervista a Massimiliano Mazzotta, regista di "OIL" film documentario che la famiglia Moratti non gradisce.
Forse avremmo dovuto studiare meglio la chimica a scuola.

La strategia della menzogna

Pubblico quest' articolo giusto perchè mi piace:

di EZIO MAURO

POICHE' la sua struttura privata di disinformazione è momentaneamente impegnata ad uccidere mediaticamente il direttore di "Avvenire", colpevole di avergli rivolto qualche critica in pubblico (lanciando così un doppio avvertimento alla Chiesa perché si allinei e ai direttori dei giornali perché righino dritto, tenendosi alla larga da certe questioni e dai guai che possono derivarne) il Presidente del Consiglio si è occupato personalmente ieri di "Repubblica": e lo ha fatto durante il vertice europeo di Danzica per ricordare l'inizio della Seconda guerra mondiale, dimostrando che l'ossessione per il nostro giornale e le sue inchieste lo insegue dovunque vada, anche all'estero, e lo sovrasta persino durante gli impegni internazionali di governo, rivelando un'ansia che sta diventando angoscia.

L'opinione pubblica europea (ben più di quella italiana, che vive immersa nella realtà artefatta di una televisione al guinzaglio, dove si nascondono le notizie) conosce l'ultima mossa del Cavaliere, cioè la decisione di portare in tribunale le dieci domande che "Repubblica" gli rivolge da mesi. Presentata come attacco, e attacco finale, questa mossa è in realtà un tentativo disperato di difesa.

Non potendo rispondere a queste domande, se non con menzogne patenti, il Capo del governo chiede ai giudici di cancellarle, fermando il lavoro d'inchiesta che le ha prodotte. È il primo caso al mondo di un leader che ha paura delle domande, al punto da denunciarle in tribunale.

Poiché l'eco internazionale di questo attacco alla funzione della stampa in democrazia lo ha frastornato, aggiungendo ad una battaglia di verità contro le menzogne del potere una battaglia di libertà, per il diritto dei giornali ad indagare e il diritto dei cittadini a conoscere, ieri il Premier ha provato a cambiare gioco. Lui sarebbe pronto a rispondere anche subito se le domande non fossero "insolenti, offensive e diffamanti" e fossero poste in altro modo e soprattutto da un altro giornale. Perché "Repubblica" è "un super partito politico di un editore svizzero e con un direttore dichiaratamente evasore fiscale".

Anche se bisognerebbe avere rispetto per la disperazione del Primo Ministro, l'insolenza, la falsità e la faccia tosta di quest'uomo meritano una risposta.

Partiamo da Carlo De Benedetti, l'editore di "Repubblica": ha la cittadinanza svizzera, chiesta come ha spiegato per riconoscenza ad un Paese che ha ospitato lui e la sua famiglia durante le leggi razziali, ma non ha mai dismesso la cittadinanza italiana, cioè ha entrambi i passaporti, come gli consentono la legge e le convenzioni tra gli Stati. Soprattutto ha sempre mantenuto la residenza fiscale in Italia, dove paga le tasse. A questo punto e in questo quadro, cosa vuol dire "editore svizzero"? È un'allusione oscura? C'è qualcosa che non va? Si è meno editori se oltre a quello italiano si ha anche un passaporto svizzero? O è addirittura un insulto? Il Capo del governo può spiegare meglio, agli italiani, agli elvetici e già che ci siamo anche ai cittadini di Danzica che lo hanno ascoltato ieri?

E veniamo a me. Ho già spiegato pubblicamente, e i giornali lo hanno riportato, che non ho evaso in alcun modo le tasse nell'acquisto della mia casa che i giornali della destra tengono nel mirino: non solo non c'è stata evasione fiscale, ma ho pagato più di quanto la legge mi avrebbe permesso di pagare. Ho versato infatti all'erario tasse in più su 524 milioni di vecchie lire, e questo perché non mi sono avvalso di una norma (l'articolo 52 del D. P. R. 26 aprile 1986 numero 131, sull'imposta di registro) che, ai termini di legge, mi consentiva nel 2000 di realizzare un forte risparmio fiscale.

Capisco che il Premier non conosca le leggi, salvo quelle deformate a sua difesa o a suo privato e personale beneficio. Ma dovrebbe stare più attento nel pretendere che tutti siano come lui: un Capo del governo che ha praticato pubblicamente l'elogio dell'evasione fiscale, e poi si è premurato di darne plasticamente l'esempio più autorevole, con i quasi mille miliardi di lire in fondi neri transitati sul "Group B very discreet della Fininvest", sottratti naturalmente al fisco con danno per chi paga le tasse regolarmente, con i 21 miliardi a Bettino Craxi per l'approvazione della legge Mammì, con i 91 miliardi trasformati in Cct e destinati a non si sa chi, con le risorse utilizzate poi da Cesare Previti per corrompere i giudici di Roma e conquistare fraudolentemente il controllo della Mondadori. Si potrebbe andare avanti, ma da questi primi esempi il quadro emerge chiaro.

Il Presidente del Consiglio ha detto dunque ancora una volta il falso, e come al solito ha infilato altre bugie annunciando che chi lo attacca perde copie (si rassicuri, "Repubblica" guadagna lettori) e ricostruendo a suo comodo l'estate delle minorenni e delle escort, negando infine di essere malato, come ha rivelato a maggio la moglie. Siamo felici per lui se si sente in forze ("Superman mi fa ridere"). Ma vorremmo chiedergli in conclusione, almeno per oggi: se è così forte, così sicuro, così robusto politicamente, perché non provare a dire almeno per una volta la verità agli italiani, da uno qualunque dei sei canali televisivi che controlla, se possibile con qualche vera domanda e qualche vero giornalista davanti? Perché far colpire con allusioni sessuali a nove colonne privati cittadini inermi come il direttore di "Avvenire", soltanto perché lo ha criticato? Perché lasciare il dubbio che siano pezzi oscuri di apparati di sicurezza che hanno fabbricato quella velina spacciata falsamente dai suoi giornali per documento paragiudiziario?

Se Dino Boffo salverà la pelle, dopo questo killeraggio, ciò accadrà perché la Chiesa si è sentita offesa dall'attacco contro di lui, e si è mossa da potenza a potenza. Ma la prossima preda, la prossima vittima (un magistrato che indaga, una testimone che parla, un giornalista che scrive, e fa domande) non avendo uno Stato straniero alle spalle, da chi sarà difeso? L'uomo politico passato alla storia come il più feroce nemico della stampa, Richard Nixon, non ha usato per difendersi un decimo dei mezzi che Berlusconi impiega contro i giornali considerati "nemici". Se vogliamo cercare un paragone, dobbiamo piuttosto ricorrere a Vladimir Putin, di cui non a caso il Premier è il più grande amico.

(2 settembre 2009)

Il video dello show di Berlusconi sulla (sua) televisione tunisina: "La mia tv vi porterà libertà e democrazia"

http://danielesensi.blogspot.com/

Lo scorso 18 agosto Berlusconi è stato in visita privata a Tunisi.

La mattina un incontro con il presidente Ben Alì, e nel pomeriggio la partecipazione a Ness Nessma, programma di Nessma TV, la televisione satellitare tunisina acquisita, lo scorso anno, per il 50 per cento, da Mediaset e da Quinta Communications, società di produzione di Tarak Ben Ammar di cui è socio di rilievo anche il gruppo Fininvest e nel cui capitale, alla fine di giugno, è entrata, tramite la Lafitrade, pure Tripoli (ai più maliziosi basterà questo solo dato per comprendere la ratio della politica mediterranea dell’attuale governo…).

Tra un ricordo commosso del viaggio in Libia (“un evento storico e coraggioso”, lo ha definito il conduttore), ed una breve dissertazione su quello che è il ruolo della televisione e su quanto di buono ("libertà e democrazia") la (sua) televisione potrà portare alla gente del Nord Africa (“Crede che Nessma TV sarà capace di cambiare il volto del Maghreb così come le sue televisioni già hanno fatto con quello dell’Italia?”, gli chiedeva la co-conduttrice), ospite della tv tunisina Berlusconi ha parlato anche di immigrazione. Con un discorso evidentemente non concordato con il ministro Maroni. Perché se in Italia il presidente del Consiglio ha bisogno di assecondare, sul tema, la propaganda leghista, dall’altra parte del Mediterraneo l’uomo d’affari Berlusconi ha un mercato di 80 milioni di telespettatori da conquistare. Spettatori che hanno quindi potuto apprendere di come la politica del governo italiano sia tesa ad “aumentare i canali di ingresso legali” e a garantire, ai migranti, “casa, lavoro, istruzione” e -udite udite- “l’apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità”, perché “pure gli italiani sono stati emigranti, e quindi devono aprire il loro cuore a chi oggi viene in Italia”.

Di seguito il video della trasmissione. L’ho tradotto e sottotitolato in italiano, affinché anche voi possiate scoprire che il pacchetto sicurezza in realtà non è mai esistito.





http://danielesensi.blogspot.com/

scuola, licenziamenti e tv di regime

Le dieci domande di Repubblica a Berlusconi



Le partite a scacchi sono lunghe ma prima o poi finiscono..

Bossi: "Berlusconi e le donne? Ritorsione della mafia!" (27 agosto 2009)



Bossi diceva così:

"Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente piu' accordi col Polo. Con questa gente niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.

Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' un povero pirla, un traditore del Nord. Il suo Polo e' morto e sepolto, la Lega non va con i morti.

Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi e' il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Berlusconi e' l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord.

La Fininvest e' nata da Cosa Nostra. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra.

Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto in Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le holding. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni.

Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Berlusconi, come presidente del Consiglio e' stato un dramma. Quando e' in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sud America. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto".


dal sito che ha un costante "rigurgito antifascista", anche quando i fascisti hanno camicie verdi piuttosto che nere:

guerrillaradio.iobloggo.com

Le dieci domande di Bossi a Berlusconi



Quante domande insolute..... specialmente quelle vere, quelle più scomode, quelle che l' hanno dovuto far arrivare dove è ora, pena il sole a scacchi.

Videocracy Documentario di Erik Gandini: La tv in Italia ha preso il posto della democrazia.



Fonte: http://www.youtube.com/user/aieiesbrazorf

«Videocracy»
Ci sono voluti trentanni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casa­linghe disperate e quiz miliona­ri, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un la­voro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. E la tesi di Video­cracy , il documentario che pro­mette di rendere davvero spe­ciale levento programmato per il 3 settembre al Lido dalle due sezioni autonome della Mostra del Cinema, la Settimana Inter­nazionale della Critica (SCI) e le Giornate degli Autori, che han­no scelto di concerto il film, ri­fiutato dalle sezioni ufficiali. Ot­tanta minuti di reportage spie­tato sullItalia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali, firmati da Erik Gan­dini, regista quarantenne origi­nario di Bergamo ma traslocato a 18 anni in Svezia.

«In una videocrazia la chiave del potere è limmagine - sostie­ne il cineasta - . In Italia solo un uomo ha dominato le immagi­ni per tre decenni. Prima ma­gnate della tv, poi Presidente, Silvio Berlusconi ha creato un binomio perfetto, caratterizza­to da politica e intrattenimento televisivo, influenzando come nessun altro il contenuto della tv commerciale nel Paese. I suoi canali televisivi, noti per leccessiva esposizione di ragaz­ze seminude, sono considerati da molti uno specchio dei suoi gusti e della sua personalità».

I recenti fatti di cronaca a lu­ci rosse confermano. In ogni ca­so Videocracy (prodotto dalla svedese Atmo con la danese Zentropa e poi distribuito dalla Fandango) non passerà inden­ne sugli schermi del Festival ve­neziano. «E un film destinato a far discutere», assicura France­sco Di Pace, direttore della SCI, ben contento di essersi assicu­rato, in sintonia con il Festival di Toronto che lo proietterà do­po lanteprima mondiale vene­ziana, la patata bollente che nessuno voleva. «Era stato pro­posto prima a Orizzonti, una delle sezioni ufficiali della Mo­stra, ma è stato scartato da Mar­co Müller e i suoi selezionatori - racconta Di Pace - . Così lab­biamo acchiappato noi. Comun­que la sia pensi è un film che andava mostrato. Perché de­nuncia il potere che la tv ha sul­la nostra società e sulla nostra cultura. Quel che produce nella gente, come ne condiziona i comportamenti». Un panora­ma inedito, per molti inspiegabi­le, che Gandini os­serva con lo sguar­do lontano ma partecipe dell ita­liano allestero. «Non è un film su Berlusconi ma sul­lItalia berlusco­niana », ribadisce lui, già autore di un documentario su Guantanamo.

In Videocracy il punto di osser­vazione è un al­tro: il back stage di unItalia osses­sionata dallesibi­zionismo sessua­le e senza più fre­ni morali. LItalia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che com­paiono in scena insieme con i re­duci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Sme­ralda, smaniosa solo di appari­re, pronta a tutto per riuscirci. La tesi sostenuta da Moretti ne I l Caimano : «Berlusconi ha già vinto, ci ha cambiato la testa trentanni fa».

Papi against The World

Il dittatore mafioso e pappone Berlusconi/Papi fa causa alle 10 domande di Repubblica e accusa la stampa estera.

L' odissea continua.....

Terremoto Abruzzo: denunciata la "Commissione nazionale grandi rischi"

Mediterraneo - Il senso della vita

Gli Onorevoli - MovieSketch (Ha capito tutto...)

non è cambiato niente

PD-PDL: prove tecniche di inciucio e di caxxeggio

"Nonostante sia plateale il marciume di questa casta, non cambia mai nulla!!!
Il motivo è che rappresentano il desiderio dell'italiano medio, figlio della televisione, all'ultima speranza.
E' come un asilo per VECCHI INFANTILI immersi nell'ozio totale, fra il sacro ed il profano.
Veramente penoso."

Gigiazza71

Report 10/05/09 Il re è nero 1-8 Lo stato sovrano dell'evasione fiscale

TivùSat: pagheranno i cittadini

"Uranium - Le scandale de la France contaminée" italian version



NO AL NUCLEARE!!!!!!!!!!!!

Pil a picco, show di Berlusconi e Brunetta: i tassi si decrementano


Ma non aveva detto che la crisi non esiste?
"...e quindi lo sapevano...."
E quell' altro? Derivata seconda???????????
Se poi la spiegazione "ve la siete voluta", ehhh.... ci dovedate pensare prima, no?
La spiegazione............. e cosa hai spiegato Brunetta?? I tassi di peggioramento si decrementano??
Ma stiamo scherzando?
Brunetta ha sicuramente avuto un incubo la notte precedente e questo è il racconto.
Mi rifiuto di credere alle baggianate che ha detto, non stà in piedi niente. Ha elaborato il solito racconto folle, gli ha dato un titolo e ce lo stà tirando in faccia.
Nessuno gli ha chiesto: "Signor ministro, ma che minchia stai dicendo?". Chissà che parlandogli nella sua lingua si possa ottenere una risposta seria, non una grande, emerita presa per il culo.

La Mafia Americana [1/9]

La MAFIA non esiste, vero Dell' Urti?

I piani segreti del governo per colpire Sky (e la Rai)


Fonte: teleipnosi.blogosfere.it


Ne abbiamo già parlato, tra i primi e i pochi, proprio qua su Teleipnosi: la Rai, costretta dalle ennesime esigenze personali e politiche di Silvio Berlusconi, ha deciso di ritirarsi dall'offerta Sky rinunciando a 350 milioni di euro, visibilità, pubblicità, audience (la presenza sul satellite valeva il 6 per cento di share in più) e mettendo a rischio circa 120 posti di lavoro.



Ma c'è di più, il governo infatti sarebbe intenzionato a rivedere il Contratto di servizio che obbliga la televisione di stato ad essere presente, con i suoi canali in chiaro, su tutte le piattaforme disponibili (quindi: analogico, digitale e satellite). In parole povere si punta a cancellare Rai uno, Rai due e Rai tre dal bouquet Sky.



L'operazione consentirebbe a Silvio I, imperatore d'Italia e dell'etere, di cogliere i proverbiali due piccioni con una fava: da un lato colpirebbe l'odiata Sky del nemico Murdoch e dall'altro favorirebbe la sua azienda (che non ha nessuna intenzione di rinunciare al satellite) nella concorrenza contro i suoi principali competitori.



Il vantaggio per Mediaset in realtà sarebbe duplice: in primo luogo, come detto, lucrerebbe sull'ennesimo indebolimento della tv pubblica e poi avrebbe la possibilità di vendere la propria offerta Premium (i canali a pagamento del Biscione) ai milioni di abbonati Sky costretti a comprarsi il decoder del digitale terrestre per captare i canali della Rai.



Tra l'altro, ciliegina sulla torta, uno dei maggiori distributori dei decoder per la televisione digitale è il fratellino del premier, Paolo Berlusconi, anche se a dire il vero la società in questione - la Solari.com - risulta in liquidazione, almeno a leggere il sito ufficiale.



Beh quantomeno di questo governo è ammirevole la coerenza: non c'è mai stata occasione in cui gli interessi degli italiani siano venuti prima di quelli del presidente del Consiglio. E la coerenza, si sa, in politica paga.
(Nella foto: Mauro Masi, direttore generale della Rai, il nuovo yes man messo da Berlusconi alla guida di Viale Mazzini).

La Guerra Infinita - NATO - Kosovo Nove Anni Dopo (1 di 8)



Riccardo Iacona per RAI3 ricostruisce minuziosamente la terribile pulizia etnica di cui sono stati vittime i kosovari di etnia serba. Dal 1999, da quando la NATO ha vinto la guerra contro la Serbia e insieme alle Nazioni Unite ha preso il controllo del Kosovo, 250.000 serbi sono stati cacciati dal Kosovo solo per ragioni di odio etnico, solo perchè serbi.
Le loro case sono state bruciate, le loro terre sono state devastate, le loro chiese sono state distrutte, anche le più antiche e preziose, quelle del 1300, i loro cimiteri sono stati profanati a colpi di pala e di piccone, interi quartieri sono stati messi a fuoco solo per impedire ai serbi che vivevano lì da centinaia di anni di poterci ritornare.
Nonostante la presenza della Nato gruppi armati di kosovari di etnia albanese hanno messo in atto una delle più sistematiche e feroci pulizie etniche che lEuropa ha vissuto dopo la seconda guerra mondiale, distruggendo così lidea stessa di un paese multietnico che pure era stata allorigine della campagna militare della NATO contro la Serbia.

Terra Reloaded - trailer del DVD

Fonte: beppegrillo.it



Berlusconi&co hanno deciso che l' Italia deve tornare al nucleare...... ma noi non avevamo detto no?

Il nucleare è la nemesi del futuro. I più autorevoli esperti mondiali in materia di energia ed economia, intervistati dal blog beppegrillo.it, illustrano le ragioni per abbandonare l'illusione dell'energia atomica e investire in un futuro sostenibile.

Con: Joseph Stiglitz, Michael Pollan, Jeremy Rifkin, Lester Brown, Mathis Wackernagel, Wolfgang Sachs.
Realizzato con la collaborazione di Greenpeace Italia.

"Siamo alle soglie della terza rivoluzione industriale"
J. Rifkin

"Fra il 2007 e il 2008 il prezzo del grano è aumentato del 130 %.
Il prezzo del riso è raddoppiato"
L. Brown

"Il riscaldamento globale provoca la desertificazione della Terra,
fenomeni metereologici estremi e lo scioglimento dei ghiacci"
W. Sachs

"Gli edifici sono responsabili del 40% delle emissioni di CO2 degli USA. Con lavori di adeguamento, potrebbero consumare il 20-50% in meno"
M. Pollan

"Ogni anno sulla Terra ci sono 76 milioni di persone in più"
M. Wackernagel

NO al nucleare!



"..noi abbiamo deciso, come è noto, che l' energia nucleare saà una componente importante dell' approvigionamento energetico italiano..". NOI chi?
NOI ITALIANI ABBIAMO DETTO NO!!!!!!!!!!!!!

Da paorat85

Il governo Berlusconi sembra intenzionato a ignorare i risultati del referendum sul nucleare del 1987, e a riportare le centrali in Italia. Con questo video vogliamo ricordare perchè il NO al nucleare ha vinto in Italia, e vi invitiamo a protestare contro chi mette a rischio la nostra salute e la nostra incolumità.

Le centrali nucleari costituiscono un grave fattore di rischio sanitario per le generazioni presenti e per quelle future. Inoltre il problema dello smaltimento delle scorie non è ancora stato risolto, ed è impossibile risolverlo, visto che servirebbero delle decine di migliaia di anni affinchè le scorie smettano di essere radioattive, e niente ci garantisce che in quel momento la nostra civiltà esisterà ancora.

America: freedom to fascism pt. 1

Perchè Risiko non è solo un gioco!!!!!!



Il mondo è in mano ad un pugno di uomini che stanno dettando le regole. In questo filmato - documentario è perfettamente spiegato tutto il processo legato all' imposta sul lavoro che non esiste. Un raggiro studiato alla perfezione per arrivare al punto in cui il mondo si trova ora: SUCCUBE, lo siamo tutti!!!

Questo è sicuramente uno dei più grossi inganni che gli USA hanno poi esportato assieme alla loro "democrazia". E quì in Italia?

I crimini e l'imperialismo USA nella storia (parte 1 e 2)

Ecco come gli USA si sono serviti di manipolazione e menzogne per dichiarare le guerre.



Il papi và in vacanza

gavavenezia.it

Democratici Anonimi, per chi è stanco di votare PD

NON SEI PIù SOLO!!!!

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Paolo Borsellino

Da: 19 luglio 1992



Sono passati quasi diciassette anni dalla strage di via D'Amelio a Palermo in cui furono uccisi Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina. Nonostante la magistratura e le forze dell'ordine abbiano individuato e perseguito numerosi mandanti ed esecutori della strage, rimangono pesanti zone d'ombra sulle entità esterne all'organizzazione criminale Cosa Nostra che con questa hanno deliberato e realizzato la strage stessa.

Ricordate, è nostro dovere non dimenticare........

Randy Paush - the Last Lecture

Fonte: beppegrillo.it

Questo articolo lo trovate paro paro sul blog di Beppe Grillo, ma io lo pubblico lo stesso aggiungendo solo un altro video di Randy lungo 1 ora e mezza, così, perchè entri bene nella zucca.
A parte questo sono letteralmente commosso da Mr Randy: dimostra in pieno quale può essere il valore di un essere umano e quanto valga la pena esserlo.
Md



Un anno fa, il 25 luglio 2008, moriva Randy Pausch, professore di informatica alla Carnegie Mellon University. Era padre di tre figli. La sua ultima testimonianza è stata "the Last Lecture", il discorso che si tiene prima di morire, se si sa di dover morire. Che discorso terremo ai nostri figli quando dovremo lasciarli? Che cosa lasceremo loro in eredità? La voce di Randy in questo pantano che è l'Italia di oggi, sembra una voce del Grande Spirito.

Testo dell'ultima lezione:


Se c'è un elefante nella stanza, è meglio presentarlo

"Vi parlerò di una conferenza che ho tenuto a settembre. Nell’Università di Carnegie Mellon, c’è una tradizione accademica chiamata “Last Lecture”: se ipoteticamente sapessi che stai per morire e dovessi tenere un’ultima conferenza, cosa diresti ai tuoi studenti? Per me la cosa non è ipotetica. C'è un elefante nella stanza: avevo sconfitto un cancro al pancreas, ma ora è tornato dopo operazioni, chemioterapia, radiazioni. I medici mi hanno detto che non c’è più niente da fare e che ho solo qualche mese di vita.
Queste sono le mie T.A.C. e mostrano che il cancro pancreatico si è espanso al fegato con una decina di tumori. A me questo non piace. Io ho tre bambini piccoli, sia chiaro: mi fa schifo. Ma non posso fare niente per evitare il fatto che morirò. Sto seguendo i trattamenti medici, ma so benissimo come andrà a finire questo film. E non posso controllare le parti della storia solo movendo le mani.
Se non vi sembro abbastanza triste per la mia situazione, me ne scuso. Ma ho deciso di non essere oggetto di pietà. Infatti anche se sto per morire presto, sono molto forte fisicamente. Probabilmente più forte della maggior parte delle persone che sono in questa sala.

Vivere i sogni dell'infanzia

Quindi oggi non parleremo della morte, parleremo della vita e di come viverla. Nello specifico, di sogni d’infanzia e come fare per realizzarli. Posso dire di aver avuto un’infanzia felicissima. Riguardando gli album fotografici devo dire che non sono riuscito a trovare una foto in cui non stessi ridendo. Ho avuto un’infanzia veramente felice. Io sognavo, sognavo sempre. Era un tempo facile per sognare. Quando tu accendi la TV e vedi degli uomini atterrare sulla Luna, tutto è possibile, e non dovremmo mai perdere questo spirito.
Quali erano i miei sogni da bambino? Giocare nella NFL, la Lega Nazionale di Footbal. Questo è uno di quei sogni che ho realizzato. Ed è importante farlo notare perché anche se non riesci a realizzare un sogno, puoi ottenere molto tentando di realizzarlo. C’è un detto che adoro: “L’esperienza è quella che ottieni, quando non ottieni quello che desideri”.
Giocai in una lega per molto tempo. Avevo un grande allenatore, Jim Gram. Era un allenatore alla vecchia maniera, e mentre ci allenavamo mi rimproverava per tutto il tempo: Così per tutte le due ore. E alla fine di un allenamento, uno dei suoi assistenti mi disse: "Coach Gram è molto duro con te!" io dissi. "Sì". Mi disse: "Quando fai un lavoro fatto male e nessuno te lo dice, vuol dire che si sono arresi con te; quando qualcuno continua a correggerti per due ore, lo fa perché ci tiene che tu lo faccia meglio".
Il prossimo sogno è “Walt Disney Imagineering”. Quando avevo otto anni, la mia famiglia mi portò a Disneyland, in California. Fu un’esperienza incredibile: le passeggiate, gli show, le attrazioni. Mi dissi: "Wow, mi piacerebbe costruire cose del genere quando sarò grande!". Così mi laureai e cercai di fare parte del gruppo di persone che crea la magia. Quello che ottenni fu un’amabile lettera di rifiuto. Guardo questa lettera tutt’ora, dà una tale ispirazione! Queste cose passano, lavorai duro e diventai un giovane ingegnere di ricerca visuale nella mia facoltà. Questo sono io. Sviluppai le abilità che erano valide per Disney, e trovai l’opportunità di lavorare lì e far parte del gruppo di immaginaria dove lavorammo nella “Passeggiata sul tappeto magico di Aladino”. Mi portò via più di quindici anni per farlo e moltissimi tentativi. Imparai che quando un muro si presenta sul nostro cammino è per una ragione; non è lì per impedirci di fare qualcosa, ma perché noi possiamo mostrare quanto vogliamo quella cosa.

L'importanza di avere buoni genitori

Quali sogni volete realizzare? Ve ne suggerisco uno: avere buoni genitori! Io ho dei grandi genitori. Questa è mia madre nel suo settantesimo compleanno. Io sono quello sulla macchina blu e sono appena stato doppiato. Questo è mio padre nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Viveva sempre con un sentimento di felicità, sempre. La felicità è un sentimento che dovrebbe mai andarsene.
Mio papà: che uomo incredibile! Ha fatto la Seconda Guerra Mondiale, fece parte della Grande Generazione. Tristemente mio padre è morto un anno fa, e fu quando mia madre frugò nelle sue cose che scoprì che durante la Seconda Guerra Mondiale ricevette una medaglia di bronzo al valore. In cinquant’anni di matrimonio, non la mostrò mai. E’ un grande messaggio di umiltà che ho potuto imparare da mio padre.
Ora mia mamma: le madri sono quelle persone che ti amano anche quando le tiri i capelli. Questo è il tipo di relazione che ho avuto con mia madre. E parlando di umiltà, lei era sempre li a mantenere in ordine. Quando mi stavo laureando a scuola, avevo esami veramente duri. E me ne stavo a casa preoccupandomi di quanto dure fossero le prove per il dottorato. Mia madre mi diceva: "Sappiamo come ti senti. Ricorda solo che alla tua età tuo padre stava combattendo contro i tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale!". Il giorno in cui mi laureai era molto orgogliosa, e mia mamma mi presentava a tutti dicendo: "Questo è mio figlio! È un dottore, ma non di quelli che aiutano la gente". Probabilmente una delle cose più importanti che i miei genitori fecero, fu che mi lasciarono dipingere le pareti della mia camera da letto. Un giorno dissi loro che volevo dipingere le cose sulle pareti e loro dissero: "Ok!". Dipinsi una nave spaziale; vivevamo in un ranch e misi un ascensore per vedere dove mi avrebbe portato; potete vedere che fossi un secchione, misi un’equazione quadratica. Ma la cosa grande fu che me la lasciarono fare. Pensarono che lasciare che io esprimessi la mia creatività fosse più importante di avere una parete pulita. Fui davvero benedetto ad avere genitori che la pensassero così. I miei genitori mi insegnarono a rispettare le persone più delle cose. Quando comprai la mia auto ero molto emozionato, brillava incredibilmente. Questi sono i miei nipoti Christopher e Lara. Ogni mese li portavo via per un week-end per dare respiro a mia sorella e suo marito. E prima di salire sulla mia auto nuova mia sorella continuava a dirgli: "Questa è l'auto nuova dello zio Randy. Mi raccomando, non sporcatela, ecc.". E loro scoppiarono a ridere, perché nel frattempo io alle sue spalle avevo aperto una lattina e la stavo rovesciando incurante sui sedili posteriori. Lei corse verso di me gridandomi: "Cosa stai facendo?!" Le dissi: "È una 'cosa', soltanto una 'cosa'". Ne fui molto orgoglioso perché alla fine della settimana mentre stavamo tornando a casa, mio nipote si sentì male e vomitò tutto sui sedili posteriori della mia auto; e non mi importa quanto valore potesse avere una cosa pulita e brillante, perché non è paragonabile a quanto mi sono sentito bene sapendo di non aver fatto sentire in colpa un bambino di otto anni solo perché aveva il raffreddore.

Divertiti e mostra gratitudine

Il prossimo: è meglio che tu decida presto di essere “Tiger” o “Igor”. Tiger è energetico, ottimista, curioso, entusiasta e si diverte; e mai, mai sottovalutare l’importanza di divertirsi! Io sto per morire presto, e ho deciso di divertirmi oggi, domani e ogni altro giorno che mi rimane.
Se vuoi realizzare i tuoi sogni, è meglio che giochi onestamente con gli altri. Un consiglio che è difficile seguire è dire la verità. Seconda cosa: quando sbagli chiedi scusa! Una buona scusa è formata da tre parti: "Mi dispiace"; "Era colpa mia", "Cosa posso fare per rimediare"? La maggior parte della gente salta le terza parte; è da questo che puoi capire chi è sincero. L’ultima cosa è che tutti abbiamo persone o cose che non ci piacciono. Io non ho mai incontrato persone che sono totalmente cattive. Se aspetti a sufficienza, ti mostrano il loro lato buono. Non puoi affrettare la cosa, ma puoi essere paziente.
Mostra la gratitudine: quando raggiunsi i dieci anni come membro della facoltà, avevo ragazzi nel mio laboratorio di ricerca e li portai una settimana a Disneyworld a mie spese. I miei colleghi mi dissero: "Ti sarà costato un sacco; perché l’hai fatto?". Risposi: "Questi ragazzi hanno lavorato per me giorno e notti per anni e grazie a loro ho ottenuto il miglior lavoro della mia vita. Quindi, perché non avrei dovuto farlo?" La gratitudine è una cosa molto semplice e potente.
Ultima cosa: non credo che preoccuparsi di tutto risolva veramente i problemi. Questo è Jackie Robinson, il primo giocatore nero della Lega Maggiore, e nel suo contratto c’era scritto che non doveva lamentarsi se la gente gli sputava addosso. Non importa se sei Jackie Robinson, o uno come me che ha ancora pochi mesi da vivere. Puoi scegliere se sfruttare il tempo che ti rimane per energia e sforzo, o spenderlo preoccupandoti, o spenderlo giocando il gioco duro che probabilmente ti aiuterebbe di più.
Vi ho detto che questa era una parte della conferenza dell’Università, ed è importante perché ho tenuto questa conferenza. La conferenza non parla soltanto di come raggiungere i sogni d’infanzia. È molto più che questo, è come vivere la tua vita, perché se tu vivi la tua vita nella maniera corretta, i risultati si prenderanno cura di loro da soli. I sogni verranno da te. ”Se vivi adeguatamente i sogni verranno da te".
Sarebbe bellissimo se qualche persona traesse beneficio da questa conferenza, ma la realtà è che io non ho tenuto questa conferenza per le quattrocento persone venute all’Università. Ho tenuto questa conferenza soltanto per tre persone, perché quando saranno grandi possano vederla. Grazie." Randy Pausch


Le 'tombe fenicie' esistono, Ghedini le visitò nel 2005: articolo dell'Unione Sarda del marzo di quell'anno.

La smentita di Niccolò Ghedini sul caso delle tombe fenicie a Villa Certosa convince poco. Non solo perché la frase del presidente del Consiglio registrata dalla D'Addario è ben chiara e comprensibile, ma perché lo stesso Ghedini nel 2005 avrebbe accompagnato personalmente funzionari della sovrintendenza a visionare la scoperta archeologica. Come testimonia un articolo pubblicato dal 2005 dal quotidiano L'Unione Sarda

Ghedini, come sempre, smentisce. Patrizia D'Addario? "Non credo sia mai andata a casa di Berlusconi". Le registrazioni pubblicate da L'espresso? "Di poco pregio e inverosimili". Le tombe fenicie di cui parla compiaciuto Berlusconi con i suoi ospiti? "Altra storia miserabile con cui si tenta di gettare discredito nei confronti del presidente" ha detto ieri in una nota, in merito alla necropoli del 300 avanti citata dal Cavaliere.

"Mai Berlusconi potrebbe aver parlato del ritrovamento di 30 tombe fenicie nel suo parco, perché mai nulla di simile si trova o è stato rinvenuto nell'area di Villa Certosa".

Sarà. Ma come spesso capita all'avvocato, la sua smentita convince poco. Non solo perché la frase del presidente del Consiglio registrata dalla D'Addario è ben chiara e comprensibile, ma perché lo stesso Ghedini nel 2005 avrebbe accompagnato personalmente funzionari della sovrintendenza a visionare la scoperta archeologica.

In un articolo dell'Unione Sarda del marzo di quell'anno, che non risulta essere stato smentito, si legge che "Nicolò Ghedini ha accompagnato alcuni funzionari della Soprintendenza archeologica e una pattuglia di carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale e artistico, in un punto ben circoscritto del parco dove sarebbero stati ritrovati importanti reperti archeologici. Si parla di un sito di notevole importanza, risalente al terzo secolo a. C., con alcuni resti di vasellame e tracce di una piccola necropoli".

Esattamente quello che dice Berlusconi a Patrizia. Tutta una montatura? La cosa strana che anche la sovrintendenza dice di non sapere nulla della vicenda. Ora forse la magistratura chiarirà il mistero: un esposto denuncia è stato fatto alla Procura di Roma da parte dell'Osservatorio Internazionale Archeomafie, per accertare "se ricorrano ipotesi di reato". O se, in caso contrario, sia L'Unione Sarda sia il Cavaliere abbiano inventato - e non si capirebbe perché - tutta la storia.

Leggi l'articolo dell' Unione Sarda

Clandestina? Non puoi essere madre: "Diventeranno bambini invisibili"

Fonte: iltirreno.gelocal.it

PRATO. Gli stranieri dovranno mostrare il permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile. Dall'8 agosto una norma del “pacchetto sicurezza” - quello che prevede l’arresto per i clandestini, più poteri ai vigili urbani, più competenze a sindaci e prefetti - rischia di creare un esercito di migliaia di bambini invisibili, irregolari, senza identità.

VOTA IL SONDAGGIO

Gli atti di stato civile sono matrimonio, registrazione di morte e registrazione delle nascite. Se i clandestini non si potranno sposare nessuno alza la mano, ma se il babbo o la mamma non potranno riconoscere il proprio figlio, beh, allora è un caso. A Prato solo nei primi mesi del 2009, sono nati 412 bambini figli di genitori senza il permesso di soggiorno.

L'allarme della prefettura. A lanciare l’allarme sull’i mpossibilità per i genitori clandestini di riconoscere i propri figli al momento della nascita è stato Giovanni Daveti, il funzionario responsabile per gli affari che riguardano la comunità cinese per la prefettura di Prato. “Nel pacchetto sicurezza – ha detto Daveti – è inserita una norma che obbliga i clandestini a mostrare il permesso di soggiorno negli atti di Stato civile. Attualmente non abbiamo alcuna circolare che ci spieghi come comportarci nel dettaglio: dall’8 agosto, quando entrerà in vigore la legge, quindi noi avremo neonati che non potranno essere riconosciuti dai genitori, se entrambi clandestini. L’unica via praticabile sembra quella di affidarli ai servizi sociali. Solo nei primi sei mesi del 2009 a Prato sono nati 412 bambini in questa condizione”.

Il testo del ddl. Cosa accadrà dall'8 agosto? Di chi saranno figli i bambini che nasceranno se nessuno potrà registrarli? Gli effetti delle norme previste dall'articolo 1 comma 22 capo g (chiamato a sostituire due righe del D.Lgs. 286/1998) del decreto sicurezza (L. 94/2009) fanno preoccupare. È previsto l'obbligo di presentare il permesso di soggiorno "agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati" per la richiesta degli "atti di stato civile o per l'accesso a pubblici servizi". Secondo il ddl sicurezza, non serve invece il permesso di soggiorno per motivi sportivi e ricreativi e per "l'accesso alle prestazioni sanitarie" e per quelle scolastiche obbligatorie. Gli atti civili rientreranno invece tra le prestazioni per cui è obbligatorio esibire il permesso, pena il reato di immigrazione clandestina.

I permessi di sei mesi. Qui interviene il Testo unico sull'immigrazione (articolo 19, Divieti di espulsione e di respingimento), che prevede permessi di soggiorno per maternità, ovvero concessi alle donne irregolari che, essendo incinte, hanno bisogno di essere sottoposte a cure e visite mediche. Tale permesso di soggiorno copre l'intera durata della gravidanza e i primi sei mesi di vita del bambino, non consente di lavorare e non è rinnovabile né convertibile. Ciò significa che allo scadere del tempo previsto dal permesso di soggiorno, la madre ritorna ad essere una irregolare unitamente a suo figlio che, però, ha il diritto di andare a scuola e di essere curato.

Anche senza documenti? La madre irregolare potrà denunciare la nascita di un figlio, in quanto titolare di questo permesso di soggiorno per sei mesi. L'associazione Save The Children sostiene però che una donna in gravidanza ha diritto al permesso di soggiorno temporaneo solo se dotata di passaporto. "L'inghippo della legge sta nel fatto che molte di queste donne non hanno documenti e quindi non gli può essere concesso il permesso di soggiorno", spiega Arianna Saulini.

Inoltre il permesso speciale sarebbe accordato alla madre ma non al padre, che se è irregolare non potrà riconoscere il figlio. Infine ottenere il permesso di soggiorno temporaneo per le donne in stato di gravidanza sarà molto più difficile. “Fino ad oggi – spiega Daveti - infatti una donna andava dal medico e si faceva fare un certificato dove si diceva che aspettava un bambino. Questo consentiva di avere un permesso di soggiorno in genere di 6 mesi. Oggi con i medici che possono denunciare i clandestini questa prassi sarà molto più difficile. Per le donne sarà un rischio troppo alto”.

L'Asgi (l'Associazione studi giuridi sull'immigrazione) sostiene infine che per il diritto internazionale tutti i bambini (quindi anche quelli nati da mamme clandestine) hanno diritto alla registrazione.

Un bel pasticcio. Lontano dalle “misure per rendere più sicura la vita dei cittadini” con cui il governo ha presentato il pacchetto sicurezza all’Italia. Ma del resto, la lingua italiana è chiara, i clandestini non sono cittadini.

(28 luglio 2009)

L’Anticasta: identikit dell’Italia pulita, che funziona - www.anticasta.it


DaMegachip.info
L’Anticasta: identikit dell’Italia pulita, che funziona
Scritto da libreidee.org Sabato 25 Luglio 2009 14:44
da libreidee.org

www.anticasta.it

-- Segnalato da: www.fabionews.info --


Un altro mondo è possibile. Anzi, è già cominciato, scoprendo che la virtù (pubblica) è anche conveniente, per tutti. Energia, risorse, fonti rinnovabili, riciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile: è il vangelo contemporaneo dell’anti-casta, quella dei Comuni Virtuosi, che in tutta Italia promuovo progetti speciali e adottano tecnologie ecologiche a beneficio dell’ambiente e, in primo luogo, dei cittadini.

Una grande esperienza, quella dei “Comuni a 5 stelle”, che - col patronicio di Beppe Grillo, Dario Fo e Maurizio Pallante - ora è racconta in un bel confanetto, libro e dvd editi dalla Emi, al quale ha collaborato anche “Libre”.

Gli autori sono Marco Boschini (”Comuni virtuosi”) e Michele Dotti (”Mani tese”), da anni in prima linea nella promozione di nuovi modelli e nuove politiche trasversali, a misura di cittadino. Boschini, assessore a Colorno (Parma) è l’inventore dei “Comuni virtuosi” e milita nel Movimento per la Decrescita Felice fondato da Maurizio Pallante; Dotti, già autore della video-inchiesta “Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle” e del volume “Non è vero che tutto va peggio”, scritto con Jacopo Fo, da 16 anni è impegnato nell’associazione eco-pacifista “Mani tese”.

«In questo nuovo libro, ”L’anticasta” - spiegano Boschini e Dotti - abbiamo voluto raccontare l’altra Italia, quella fatta di tante persone oneste che, non solo nella società civile, ma anche nelle istituzioni locali, si battono ogni giorno per un Paese migliore e stanno già dimostrando con i fatti che le alternative concrete esistono». Il cambiamento, ancora una volta nella storia, non può che partire dal basso, giurano Dotti e Boschini. «E per fortuna questo sta già accadendo».



L’Italia, infatti, è piena di esperienze incoraggianti, esperimenti e testimonianze: pannelli solari, bus ecologici, servizi rifiuti-zero. «Sono tante le amministrazioni che propongono innovazione, coinvolgendo i cittadini: la risposta è positiva, la gente risponde perché ci guadagnano tutti: l’ambiente, i conti pubblici, la qualità della vita». Un virus, quello dei “Comuni virtuosi”, che si sta rapidamente diffondendo, dal Piemonte alla Sicilia. E che ora, finalmente, un libro si incarica di raccontare.

In allegato, il film in dvd contiene una video-inchiesta che ripercorre un appassionante viaggio nei “Comuni dell’Italia a 5 stelle”, alla scoperta di persone e progetti che, se non fossero veri, sembrerebbero incredibili. C’è veramente di tutto: dall’Emilia, dove si registra il più alto tasso italiano di raccolta differenziata fino a ridurre a zero il ricorso alla discarica, fino alla Sicilia, nel villaggio dove i postini usano l’asinello per spostarsi nei vicoli.

«E’ uno schiaffo all’immobilismo della politica e agli sprechi della casta», osservano gli autori: «L’esempio concreto che un altro modo di fare politica non solo è possibile, ma si sta già facendo. Successi indiscutibili che mostrano la concretezza di scelte alternative divenute possibili attraverso un grande coinvolgimento della popolazione, chiamata a partecipare attivamente alle decisioni che riguardano l’intera comunità».

Il dvd, realizzato con il contributo di “Libre” per la video-intervista a Maurizio Pallante, oltre che quella del fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, registra le voci di Dario Fo, Alex Zanotelli, Francesco Gesualdi, Franca Rame, Andrea Segré, Edoardo Salzano, Beppe Grillo e altri ancora. Voci importanti, che certificano la qualità di un lavoro originale, che dà voce all’impegno quotidiano e silenzioso dell’altra Italia, quella che - malgrado la Casta - ha già cominciato a organizzare un futuro credibile e pulito. «Migliaia di cittadini - confermano Dotti e Boschini - impegnati nella costruzione di un domani migliore».

(Marco Boschini e Michele Dotti, “L’anticasta”, Emi editrice, 228 pagine, 15 euro - con dvd allegato. Info: www.anticasta.it).

Marco Travaglio - I veri killer dietro al terremoto



La cultura dei condoni

Parlavo con mio zio una fà settimana a proposito della situazione all' Aquila. Lui è un ex maresciallo dell' esercito in pensione che vive all' Aquila da sempre, è nato in Sardegna, a Badesi, ma partito militare si è fatto una vita ed una famiglia all' Aquila. La casa, dove io ho vissuto un breve periodo della mia giovane vita, si trova a San Bernardino, zona che prende il nome dalla chiesa semi distrutta dal terremoto, al centro per essere chiari. Per fortuna stanno tutti bene, a parte una nipote di mia zia che non ce l' ha fatta, le macerie l' hanno seppellita.

Nonostante la casa abbia retto, presenta crepe sui pilastri portanti che non fanno presagire nulla di buono. L' accesso alle case è controllato e avviene sotto accompagnamento da parte di personale esperto.
Continuando a parlare con mio zio, sono venute però fuori alcune magagne fatte da imprese e Stato su quelli che sono nati come alloggi per il personale militare, ufficiali e sottoufficiali. Non ricordo tutti i passaggi nominati da mio zio, ma più raccontava e più coglievo una sensazione di rabbia, impotenza e ingiustizia venire dalle sue parole.

I condoni su costruzioni non a norma si sono sprecati. Sono stati l' alimento principale di un sistema fatto apposta per imprese "furbe", che risparmiano sui materiali di costruzione.
Non voglio però diventare l' eco di nessuno e mi chiedo perchè, senza togliere il fatto che le imprese abbiano fatto le "furbe", non venga concentrata l' attenzione sulle soluzioni.

Per esempio: i condoni non vanno bene, le imprese faticano a sostenere i costi del materiale e di messa in opera oltre che quelli, molto pesanti e che io ritengo una delle basi della nascita e dell' incoraggiamento al lavoro nero, di assunzione del personale, specializzato e non.
Allora perchè non evitare di fare condoni? Si faccia una legge dove non si condona niente. Se un' impresa non può garantire determinate tecnologie e professionalità non dovrebbe semplicemente costruire. Contemporaneamente bisognerebbe permettere alle imprese di poter assumere personale senza dover pagare due stipendi per ogni impiegato, uno alla persona e uno allo stato.
Ho vissuto 5 anni in Inghilterra e lassù, pieno di italiani, le tasse pagate allo stato dal datore di lavoro per la mia assunzione sono inferiori al 40% percento dello stipendio, in Italia sono poco più del 60%, ci rendiamo conto? Quindi, in Inghilterra è più facile trovare lavoro in regola che in nero!
L' iva del 20% NON ESISTE!!!!

I miei zii probabilmente non vedranno una lira, o un centesimo se preferite, di ciò che il Governo ha promesso ai terremotati, ma come mio zio sono in tanti, se non tutti. I soldi non ci sono in realtà, e non a caso il decreto approvato nei giorni scorsi prende a schiaffi e a calci chi ha perso già ciò che aveva.
Che faccia ci vuole a chiedere a delle persone che hanno perso TUTTO di pagare le tasse dal prossimo gennaio e gli arretrati di quest' anno?
Mio zio ha aperto gli occhi

La guerra contro i poveri del Mondo

Fonte: www.youtube.com/user/jeropasos1



"Solamente chiedo a Dio
Che il dolore non mi sia indifferente
che la fredda morte non mi trovi solo e vuoto senza aver fatto abbastanza
Solamente chiedo a Dio
che l' ingiustizia non mi sia indifferente
che non mi schiaffeggino l' altra guancia dpo che un artiglio graffiò il mio destino
Solamente chiedo a Dio
che la guerra non mi sia indifferente
è un mostro grande e calpesta ferocemente tutta la povera innocenza della gente
Solamente chiedo a Dio
che l' inganno non mi sia indifferente
se un traditore è più forte di tutti quanti che questi non dimentichino facilmente
Solamente chiedo a Dio
che il futuro non mi sia indifferente
disperato è colui che deve andarsene a vivere una cultura diversa
Solamente chiedo a Dio
che la guerra non mi sia indifferente
è un mostro grande e calpesta ferocemente tutta la povera innocenza della gente
è un mostro grande e calpesta ferocemente tutta la povera innocenza della gente"

ITALIA AL SERVIZIO DELL' IMPERO

BANCHE ARMATE 2009

Fonte: www.lavocedellevoci.it

Banca nazionale del Lavoro, Intesa-San Paolo e Unicredit: sono le principali banche italiane coinvolte nel commercio di armi. Nulla di illegale - intervengono in operazioni regolarmente autorizzate - ma si tratta evidentemente di attivita' da non pubblicizzare troppo, tanto che sono stati gli stessi istituti di credito a chiedere al governo di non rendere pubblica la Relazione del ministero dell'Economia e delle Finanze su esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, che invece la Voce ha potuto leggere. E le “banche armate”, sulla scia del grande aumento dell'export di armi made in Italy (vedi la Voce di maggio) e sfruttando l'onda lunga dell'aumento delle spese militari sostenuto dal governo di centro-sinistra di Prodi (+ 22% in due anni), hanno fatto grandi affari, triplicando i «compensi di intermediazione» che hanno incassato dai fabbricanti di armi.
Nel corso del 2008, infatti, sono state autorizzate 1.612 «transazioni bancarie» per conto delle aziende armiere, per un valore complessivo di 4.285 milioni di euro (nel 2007 erano state la meta', 882, per 1.329 milioni). A questi vanno poi aggiunti 1.266 milioni per «programmi intergovernativi» di riarmo (cioe' i grandi sistemi d'arma costruiti in collaborazione con altri Paesi, come ad esempio il cacciabombardiere Joint Strike Fighter - Jsf -per cui l'Italia spendera' almeno 14 miliardi nei prossimi 15 anni), quasi il doppio del 2007, quando la cifra si era fermata a 738 milioni. Un volume totale di “movimenti” di oltre 5.500 milioni di euro, per i quali le banche hanno ottenuto compensi di intermediazione attorno al 3-5%, in base al valore e al tipo di commessa.
La regina delle “banche armate” e' la Banca Nazionale del Lavoro (del gruppo francese Bnp Paribas) con 1.461 milioni di euro. Al secondo posto si piazza Intesa-San Paolo di Corrado Passera, gia' braccio destro di Carlo De Benedetti ed ex amministratore delegato di Poste Italiane, con 851 milioni (a cui andrebbero aggiunti anche gli 87 milioni della Cassa di Risparmio di La Spezia, parte del gruppo), per lo piu' relativi a «programmi intergovernativi»: il cacciabombardiere Eurofighter, le navi da guerra Fremm e Orizzonte, gli elicotteri da combattimento Nh90 e diversi sistemi missilistici.
Eppure due anni fa il gruppo aveva dichiarato che, proprio per «dare una risposta significativa a una richiesta espressa da ampi e diversificati settori dell'opinione pubblica che fanno riferimento a istanze etiche», cioe' la campagna di pressione alle banche armate, avrebbe sospeso «la partecipazione a operazioni finanziarie che riguardano il commercio e la produzione di armi e di sistemi d'arma pur consentite dalla legge».
«Si tratta di transazioni relative a operazioni sottoscritte e avviate prima dell'entrata in vigore del nostro codice di comportamento e che dureranno ancora a lungo», e' la spiegazione che fornisce Valter Serrentino, responsabile dell'Unita' Corporate Social Responsibility di Intesa-San Paolo. Anche Unicredit negli anni passati aveva ripetutamente annunciato di voler rinunciare ad appoggiare le industrie armiere, eppure nel 2008 e' stata la terza “banca armata” italiana, con 606 milioni di euro. Nessuna dichiarazione di disimpegno invece da parte della Banca Antonveneta, che lo scorso anno ha movimentato 217 milioni. Mentre piuttosto ambigua e' la situazione del Banco di Brescia: nel 2008 ha gestito per conto delle industrie armiere 208 milioni di euro benche' il gruppo di cui fa parte dal 1 aprile 2007, Ubi (Unione Banche Italiane), nel suo codice di comportamento abbia stabilito che «ogni banca del gruppo dovra' astenersi dall'intrattenere rapporti relativi all'export di armi con soggetti che siano residenti in Paesi non appartenenti all'Unione Europea o alla Nato» e che «siano direttamente o indirettamente coinvolti nella produzione e/o commercializzazione di armi di distruzione di massa e di altri armamenti quali bombe, mine, razzi, missili e siluri».
«La policy del gruppo non vieta le operazioni di commercio internazionale - spiega Damiano Carrara, responsabile Corporate Social Responsibility di Ubi - ma le disciplina prevedendo che il cliente della banca», cioe' l'industria armiera, non si trovi «in Paesi che non appartengano alla Ue o alla Nato, e questo divieto e' pienamente rispettato».
Ma i dubbi restano. «Da quando, lo scorso anno, e' sparito dalla Relazione il lungo e dettagliato elenco delle singole operazioni effettuate dagli istituti di credito - spiega Giorgio Beretta, analista della Rete italiano Disarmo - e' impossibile giudicare l'operato delle singole banche. Senza quell'elenco, infatti, i loro codici di comportamento non sono comprovati dal riscontro ufficiale che solo la Relazione del governo puo' fornire».

Ciancimino e la strage di Via D'Amelio - chi sà, sà!!

Chi sà, sà, chi non sà......... chi è che non sà?
Ormai sappiamo tutti cosa più o meno è successo, o comunque, in base ai fatti, lo possiamo intuire con un certo margine di certezza.

Il cerchio si stringe sempre di più, lento ma inesorabile. tutto ciò che si semina si raccoglie...

MAFIA 1/13



QUESTA E' UNA STORIA DI MIGRANTI. UNA STORIA DI MIGRANTI ITALIANI CHE HANNO ESPORTATO DOLORE E VERGOGNA. QUESTA E' LA LORO STORIA MA E' ANCHE LA NOSTRA STORIA CHE CI PIACCIA O NO. CI PENSI CHI OGGI VUOLE SCACCIARE GLI IMMIGRATI. ANCHE SE UTOPISTICAMENTE SI COALIZZASSERO IN UNA SOLA GRANDE FAMIGLIA CRIMINALE NON RIUSCIREBBERO MAI A FARE QUELLO CHE ABBIAMO FATTO NOI. I DELINQUENTI CI SONO SEMPRE STATI E SEMPRE CI SARANNO.

MA LA FONDAZIONE A LIVELLO MONDIALE DI UN IMPERO DEL CRIMINE CHIAMATO MAFIA, QUESTO PRIMATO DOLOROSO E VERGOGNOSO LO ABBIAMO SOLO NOI. PER CHI NON LO SAPESSE L'ITALIA è STATA FONDATA E CREATA CON LE STESSE MODALITA'. SE LA RADICE PRIMA DELLA FONDAZIONE DI UNO STATO E' MAFIOSA QUELLO STATO NON PUO' CHE ESSERE MAFIOSO. SE UNO STATO UNA REPUBBLICA E' FONDATA CON LA MAFIA E NON SULLA LIBERTA' E SUL LAVORO,COME DICE LA NOSTRA COSTITUZIONE, LA REPUBBLICA E' UNA REPUBBLICA MAFIOCRATICA IN TUTTE LE ACCEZIONI DEL TERMINE E NON CERTO DEMOCRATICA. NON CI PIACE E NON CI FA PIACERE.

MA SE NON PRENDIAMO COSCIENZA DI COME SIA STATA CREATA L'ITALIA NON POTREMMO MAI CAPIRE NIENTE. SOLO ACCETTANDO QUESTA DOLOROSA VERITA' SAREMMO IN GRADO DI PRENDERNE COSCIENZA ED ESTIRPARLA. ALTRIMENTI CONTINUEREMMO A GIRARCI DALL'ALTRA PARTE COME ABBIAMO SEMPRE FATTO, PERCHE' SE COSI' NON FOSSE NON CI RITROVEREMO SEMPRE E ANCORA AL PUNTO DI PARTENZA. "CAMBIARE TUTTO PERCHE' NIENTE CAMBI" E COSI' SI CONTINUA A BLATTERARE DI QUESTO E DI QUELLO SENZA CONOSCERE NE QUESTO NE QUELLO.
PRENDIAMO COSCIENZA. STUDIAMO CHI E COME E' STATA FONDATA QUESTA DISGRAZIATA ITALIA. SAPREMMO COSI' DI COSA PARLIAMO. UN UOMO INFORMATO E' UN UOMO LIBERO. L'INFORMAZIONE E' LIBERTA'. L'IGNORANZA UCCIDE!!!

Parte 2: http://www.youtube.com/watch?v=tGThYixK8zE
Parte 3: http://www.youtube.com/watch?v=k3YbTl6DY3c
Parte4: http://www.youtube.com/watch?v=cEq38eDWyuQ
Parte5: http://www.youtube.com/watch?v=eP-vp118E6o
Parte6: http://www.youtube.com/watch?v=DHa1zG8_f8s
Parte7: http://www.youtube.com/watch?v=tP-UEfQT3Lg
Parte8: http://www.youtube.com/watch?v=l4sJB8xSfVk
Parte9: http://www.youtube.com/watch?v=-pxB4ijmfOA
Parte10: http://www.youtube.com/watch?v=x6kRMI4kZnY
Parte11: http://www.youtube.com/watch?v=caFFZtikA9c
Parte12: http://www.youtube.com/watch?v=GuuA1U7pIbk
Parte13: http://www.youtube.com/watch?v=pEvEp9jqmoc

Home - solo e sempre soldi?

Home:
Home è un documentario su ambiente e cambiamento climatico di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson, diffuso contemporaneamente il 5 giugno 2009 nelle sale cinematografiche di 50 paesi, in concomitanza con la giornata mondiale dell'ambiente. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree.

Il film è stato prodotto in due versioni: una più breve (90 min) per televisione, DVD e internet, e una più lunga (120 minuti) per il cinema. Su internet è disponibile su YouTube in sei lingue (francese, inglese, spagnolo, tedesco, russo e arabo).

Ciò che la pagina in Italiano non dice è che il film è no-profit e distribuito con licenza Creative Commons. sotto e la pagina in Inglese lo spiega bene, lo riporto quì sotto:

Copyright

Although the movie is formally under a Creative Commons license, it has no official copyright. Yann Arthus-Bertrand emphasized on a TED talk [10] that the movie has no copyright: "This film have no copyright. On the fifth of of June, the environmental day, everyone can download the movie on Internet. The film is given for free to the distributor for TV and theater to show it the five of June. There is no business on this movie. It is available for schools, cities, NGOs and you." This means the film can be distributed, copied, uploaded, burned to DVD, etc., without restrictions if not altered or edited. LegalTorrents, an online digital media community, provides a torrent of the 93-minute version in high-definition mp4 format.

un' altra cosa che la pagina in Italiano non dice è che per ragioni sconosciute il film è stato rimosso dai canali di youtube, con la dicitura video privato.
Sui canali non vengono fornite spiegazioni alcune.

I soldi hanno vinto ancora?

In a ruined world, where mankind has brought destruction upon themselves, a new hope arrives in the form of a seed.