Ra-Rappresaglia...... ma quanto manca alla fine?

Fonte: www.repubblica.it

Tg1, la cacciata dei tre conduttori decisa da Minzolini e percepita come un'epurazione
Una conduttrice storica che non ha firmato il documento a favore del direttore sul caso Mills, va all'attacco

Busi: "Sì, è scattata una rappresaglia
mai visto osare tanto, e perdiamo ascolti"

di LEANDRO PALESTINI

Maria Luisa Busi"C'è un clima insostenibile in redazione. Non c'è più la dialettica tra le varie sensibilità"
ROMA - Maria Luisa Busi, da vent'anni al Tg1, volto di punta dell'edizione delle 20, rischia di essere la prossima ad essere allontanata dal Tg1. Perché non ha firmato l'appello a favore del direttore Augusto Minzolini sul caso Mills. E a febbraio, quando era inviata a L'Aquila, agli abruzzesi che contestavano il direttore "Scodinzolini", lei non avrebbe opposto sufficiente resistenza. La Busi è nella "lista nera" del Tg1, ma accetta di parlare.

Busi, che clima si respira oggi al Tg1? Crede sia casuale che dalla conduzione vengano cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera in favore del direttore?
"Credo non sia affatto casuale. Credo si tratti di una rappresaglia. Come dice Franco Siddi, segretario della Fnsi. Una rappresaglia che prima dei colleghi, volti storici e professionisti liberi di questo giornale, ha colpito Massimo De Strobel, caporedattore centrale, uomo chiave della storica macchina del Tgi. Anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza una alternativa professionale credibile. Il clima? Il clima in redazione è insostenibile, in 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra (Vespa, Rossella, Minun), nessuno aveva mai osato tanto. In quanto al "rinnovamento", di cui parla il direttore Minzolini... di che stiamo parlando? Forse che alla Bbc, alla Cnn, nella tv pubblica francese, non conta la fidelizzazione del pubblico, rispetto ai volti storici? Nel senso di quelli che hanno fatto la storia del giornale e la sua credibilità. E poi che dire di De Strobel, che non va neppure in video".

I consiglieri Rai Rizzo Nervo e Van Straten parlano di determinazione "stalinista" del direttore del Tg1.
"Fanno bene i consiglieri ad usare parole forti. La verità è che il nostro è sempre stato un giornale in cui la dialettica nella redazione tra le diverse sensibilità è stata sempre rispettata. Come è sempre stata rispettata la pluralità di voci nel Paese".

C'è chi dice che il tg1 è tg schierato. Cosa ne pensa?

"Mi chiedo come si possa dire il contrario. È sotto gli occhi di tutti, di milioni di spettatori. Sempre meno, tra l'altro. Abbiamo perso pubblico siamo attestati al 26 per cento di ascolto. Incontro continuamente gente che dice, "io non vi guardo più". La gente più disparata. Difficile credere che non dipenda da due ordini di problemi: il primo, gli editoriali. Il direttore ha diritto a farli, ma non credo debba dimenticare che si tratta del primo giornale del servizio pubblico. Che non si era mai schierato a questi livelli sui temi cari al governo e alla presidenza del consiglio. Il secondo, è la rappresentazione del Paese. Al tg1 non si parla più della vita reale, dei problemi dei cittadini, di chi ha perso il lavoro, di chi non ce la fa, dei cassintegrati, dei precari della scuola".

I conduttori del Tg1 saltano. La prossima potrebbe essere lei. Si pente di non aver firmato quel documento in sostegno del direttore?
"Non mi pento affatto. Si apriva dicendo: al Tg1 non c'è alcun disagio... Non poteva essere una affermazione condivisibile né veritiera".

Voi conduttori ci mettete la faccia. Vi imbarazza la satira del Trio Medusa, che vi prende in giro per l'annuncio dei servizi leggeri del Tg1?

"Questo crea in me un grande imbarazzo. Esercito sempre il mio ruolo, come altri colleghi, nel cercare di evitare che l'infotainment (informazione-intrattenimento) dilaghi a dismisura come sta accadendo. Una volta, come sesta notizia abbiamo dato i cigni imprigionati dal ghiaccio in Ucraina e poche righe sullo sciopero generale in Sardegna. Senza nulla togliere ai colleghi che fanno quei pezzi cosiddetti leggeri, e cercano di farli al meglio, così non si può andare avanti. Ma il peggio è stato a L'Aquila, quando a protestare contro la troupe del Tg1 che guidavo, sono state centinaia di persone terremotate".

http://www.repubblica.it/politica/2010/04/01/news/busi_s_scattata_una_rappresaglia_mai_visto_osare_tanto_e_perdiamo_ascolti-3058917/

Augusto "Tuo" - Max Paiella - WE HAVE THE LEADER (Berlusconi)



Imitazione memorabile di Augusto Minzolini per Max Paiella (comico poco noto al grande pubblico anche se già con diverse esperienze fra Zelig, Il Ruggito del Coniglio e La Tintoria in tv) nella puntata di Parla con me.

"E gli avversari non ci son più
e Fini e Bersani e Di Pietro
se la prendono sempre nel Culllllllll"

Ecco.... questi sono i veri risultati delle elezioni regionali.

Milano ordina: uccidete Borsellino - Intervista a Alfio Caruso

Intercettazioni: vogliono impedire di scoprire i reati - Di Pietro, Ballarò

La prova che Berlusconi è mafioso

Per l'ennesima volta e senza stancarmi mai di ripeterlo..

Berlusconi come Mussolini

Uguale, ma molto più pericoloso....

Raiperunanotte - Mario Monicelli

DANIELE LUTTAZZI a Raiperunanotte 1/2

L'Italia liberata dalla CIA e dalla mafia- Intervista a Nicola Biondo

Benito Livigni al V° Congresso di Senza Bavaglio (2)

L' Agip e L' Iraq

La lista dei siti Nucleari in Italia svelata dai Vertici Francesi

Fonte: ecoblog.it

Enel, avrebbe individuato 10 siti potenzialmente adatti a ospitare le quattro centrali nucleari di prossima costruzione e sono: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).

La rivelazione è stata fatta dai Verdi che hanno reso noto che la lista è verosimile poiché le aree sarebbero idonee considerata la vicinanza a zone costiere o a fiumi. Per ora non è stato ancora inviato al Governo alcun dossier e si attende perciò prima il parere dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.

Ha dichiarato Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente della Regione Lazio:

Una simile rapidità inoltre mi lascia perplesso e non vorrei che per prendere una decisione in così poco tempo si siano scelti i siti nei quali erano già presenti i reattori nucleari, incrociandoli con la vecchia Carta dei Siti che è stata redatta dall’Enea ben trenta anni fa quando la consapevolezza circa ai problemi ambientali delle centrali nucleari era molto inferiore a quella di oggi.


Angelo Bonelli in una intervista a San Benedetto Oggi, conferma che anche il piccolo centro della Marche sarà preso in considerazione come sede per una centrale nucleare e spiega come sia venuto in possesso della lista:

Noi siamo in contatto coi Verdi europei e in particolare con i Verdi francesi, perché come si sa la progettazione di nuove centrali nucleari avviene con un accordo tra Enel e Edf (Électricité de France). Lo scorso 19 novembre a Roma i vertici delle due aziende hanno tenuto un incontro e chiuso un accordo sull’elenco dei siti per il nucleare in Italia. Naturalmente non esistono documenti pubblici al riguardo, perché tutto è secretato. Ma grazie ai Vert francesi abbiamo avuto un elenco di possibili città, e tra queste risultava anche San Benedetto.


Spiega Bonelli che il tutto è stato deciso da tempo e che il Governo renderà pubblici i siti individuati solo dopo le regionali:

Innanzitutto continuo a ripetere che nessuno del governo ha smentito le mie dichiarazioni. Che non sono state rilasciate per caso. Lo scorso 5 dicembre l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti alla trasmissione televisiva “Effetto Domino di La7 ha detto che i siti potenziali per installare le centrali nucleari sono stati individuati, ma non li avrebbe rivelati neanche sotto tortura. Il governo e il ministro Scajola tengono questi siti ben chiusi nella cassaforte: prima delle elezioni regionali non ne sapremo nulla.


Dopo il salto l’intervista per La7 a Fulvio Conti AD di Enel e le sue dichiarazioni sul nucleare.

PUNTATA DI EFFETTO-DOMINO SU LA7 A PROPOSITO DI NUCLEARE CON FULVIO CONTI

Firenze I contestatori tenuti lontano da Berlusconi

Ferruccio De Bortoli VS Eugenio Scalfari (PRIMA PARTE)

URANIO - Lo Scandalo della Francia Contaminata. Vol. 1

Uranium : le scandale de la France contaminée - Versione italiana del documento trasmesso da France3 nel 2009. Le scorie radioattive utilizzate per le infrastrutture: la testimonianza dei sopravvissuti e di chi ci ha lavorato.

la maddalena: l'isola usa e getta.

e io mi chiedo:
di chi è la colpa?
perchè la Marcegaglia pagherà un'elemosina alla regione sarda per la gestione quarantennale delle strutture ristrutturate o costruite con soldi pubblici?
dov'è il sig. Cappellacci?

la maddalena: l'isola usa e getta.

e io mi chiedo:
di chi è la colpa?
perchè la Marcegaglia pagherà un'elemosina alla regione sarda per la gestione quarantennale delle strutture ristrutturate o costruite con soldi pubblici?
dov'è il sig. Cappellacci?

2010 03 11 MarcoTravaglio "Ad Personam".mov

"......se migliora il centro destra migliora l'intero paese, e chissà.... magari migliora anche il centro sinistra."
Marco Travaglio

MAGARI!!!!!

Paolo Rossi-PERICLE-(Censurato dalla RAI)

Festival di X - Remo 2010 - Festival della menzogna italiana





Fonti: unità.it blogosfere.it

Se la ride di sicuro Maria De Filippi, che dopo aver visto trionfare l’anno scorso Marco Carta, quest’anno si gode la vittoria di Valerio Scanu, altra creatura del suo ‘Amici’ ed anche lui sardo come il suo predecessore. Un Sanremo quindi all’insegna di artisti venuti fuori da talent-show televisivi, considerando anche il successo di altri due partecipanti al festival, Noemi e Marco Mengoni, entrambi arrivati al successo grazie al programma ‘X-Factor’.

Per non parlare dei conflitti d’interessi malamente dissimulati, come la società di X Factor che organizza il televoto e manda alle due finali due cantanti legati al mondo di X Factor.

E’ proprio grazie al televoto che Valerio Scanu è stato ripescato dopo essere stato scartato dalla giuria demoscopica, grazie, è palese, alla società di X Factor che organizza il televoto.

per la seconda volta un prodotto Mediaset fa l’asso pigliatutto nel totem Rai per eccellenza, Sanremo, diventata terra di conquista di poteri forti che stanno a cavallo tra il cosiddetto servizio pubblico e il moloch televisivo berlusconiano.

E nonostante tutto ciò, il direttor di rete, il Mazza Mauro, ostenta orgoglio aziendale:«Anche l’anno prossimo il conduttore sarà un volto Rai. Ci siamo ripresi il festival e ce lo teniamo stretto». In questo gioco di illusioni, finisce persino che il solito Mazzi scopra nuove sensibilità democratiche. «Io sono contrario al televoto, perché in apparenza è il sistema più democratico e giusto ma nella realtà non lo è». Oibò.

L’allegro Mazza dice l’opposto: «Se il festival è tornato a piacere è perché chi lo guarda vi partecipa anche». Fatto sta che Viale Mazzini non ha reso pubblici i dati relativi a numero di votanti, voti assegnati a ciascun cantante, andamento dei flussi. Né sono state dichiarate le preferenze degli orchestrali, che contribuivano per il 50% al verdetto finale. Il Codacons, dal canto suo, immagina di invalidarlo, il voto. Ma non è solo questo il problema.

Ti ripetono fino alla nausea di prendere sul serio il mantra della «centralità della musica», ma poi ti spiegano che la potenza di fuoco di Amici non poteva che portare a questo risultato: è quello del talent show di Canale5 «il popolo del televoto», si esercita tutti i giorni, viene cibato da messe in onda mattutine, pomeridiane, serali, viene rilanciato da svariate piattaforme - l’analogico, il digitale, il satellite - viene irrobustito da una massiccia macchina industriale che comprende gadget, spot, dischi.

Ovvio che in confronto qualsiasi altro contendente risulta gravemente penalizzato. Nel linguaggio sportivo questa cosa ha un nome: doping.

L’imperatrice è quella che non si è vista mai, ossia Maria De Filippi...

se la matematica non è un'opinione, non è quantomeno strano che sul palco dell'Ariston abbiano trionfano Valerio Scanu e il trio con Pupo e il principe Filiberto, a quanto pare rifiutati dagli orchestrali il cui giudizio, lo ribadiamo, doveva contare come quello dei televotanti?

Intervista a Nicola Biondo - Il Patto, la trattativa tra Stato e mafia



Il patto è sempre esistito, ma dai tempi di Luky Luciano...

Tutta la verità su Berlusconi e Mills (il film completo parte 1/3)



Che dire??
Mills, Vannoni, Berlusconi.......All Iberian...... il sistema delle Holding e Fininvest... 64 società offshore Create da Mills per conto della Fininvest........per esattezza........ Il lato B della Fininvest.........

State attenti ai passaggi, è spiegato bene e, precisiamo, è una vera e propria fiction in quattro parti che riproduce recitati gli interrogatori dell'avvocato che sin dagli inizi degli anni '80, insieme al suo studio, aveva offerto consulenze alla Fininvest. Spero che dopo abbiate un'idea più chiara sul processo di corruzione che coinvolge l'avvocato inglese David Mills e Silvio Berlusconi.

QUESTO è SUCCESSO VERAMENTE e è per questo (fra l' altro) che Silvio Berlusconi non vuole farsi processare. Ha già usato la formula dove si avvale della facoltà di non rispondere quando interrogato sulla provenienza degli ingenti fondi sui quali ha costruito un impero supermediatico.
Impero che è arrivato sin quì con RETE 4 che trasmette dagli anni '70 su frequenze non sue, perciò paghiamo 350.000 euro di multa al giorno alla CEE, noi Italiani, mica lui...

Il parlamento è sempre occupato a fare leggi che rimandino o addirittura interrompano le sue vicissitudini giudiziare nate PRIMA DI ENTRARE IN POLITICA, QUINDI DA NORMALE CITTADINO.
Continui scandali di corruzione tra le file del PDL, droga e sesso a pagamento con i soldi pubblici. Appalti truccati, imprenditori preferiti ad altri magari incapaci ma raccomandati.

In tutto questo, che è solo una piccolissima parte di cosa stà succedendo oggi in Italia, i votanti del PDL non si scandalizzano, non chiedono dimissioni, non chiedono chiarimenti, non hanno neanche il dubbio.......come il loro padrone hanno ragione loro, è chiaro che non è così, anche di fronte all'evidenza o a dei fatti contro i quali non trovano mai argomenti validi con basi solide, e reagiscono sempre con rabbia e attaccando, proprio come il loro padrone....

Idrolatano un criminale che stà portando la nazione allo sfascio completo, accecati dal Dio denaro, dalla vita consumistica, dal compra compra, senza rendersi conto che con Berlusconi stà arrivando la bancarotta, la deindustralizzazione, il commercio stà svanendo e gli artigiani scarseggiano o non ce la fanno. La Grecia è commissariata al -124% come dato PIL, noi siamo al 112%. Manca poco signori....

Sarà ora di fare domanda di lavoro in lavanderia, con tutti questi cervelli lavati da stirare il lavoro certo non mancherà!!

Chaos Economy - Il Dodo e il Made in Italy



Eugenio Benetazzo, saggista economico e operatore di borsa indipendente.

Trattativa tra mafia e stato, intervista a Massimo Ciancimino



"Non fu una sola la trattativa fra Stato e mafia fra il 1992 e il 1993". Massimo Ciancimino torna a deporre nell'aula buker dove il generale del Ros Mario Mori è accusato di aver favorito la latitanza di Bernardo Provenzano e accusa: "A un certo punto, nel dicembre '92 mio padre fu arrestato. Riteneva che fosse una trappola dei carabinieri, che ormai avevano avuto da Bernardo Provenzano, nostro tramite, le carte utili per giungere all'arresto di Riina. Mio padre diceva che la trattativa stava proseguendo. Mi fece un nome, quello di Marcello Dell'Utri".
Il nome del politico del Pdl è in uno dei pizzini consegnati nei mesi scorsi ai pubblici ministeri di Palermo da Massimo Ciancimino: In quel biglietto Provenzano scriveva a mio padre del nostro amico sen. spiega oggi in aula - Era DellUtri, anche se senatore non era. Mio padre diceva: Provenzano fa confusione, dato che spesso scrive la parola senatore. Ciancimino junior prosegue: Mio padre aveva saputo da Provenzano di un suo rapporto diretto con DellUtri.
Nei pizzini consegnati da Ciancimino si parla di un progetto di "clemenza" per i mafiosi: "Provenzano si stava interessando tramite l'amico senatore - spiega il testimone - Provenzano scriveva a mio padre che non solo Dell'Utri ma anche il "nostro presidente", ovvero il nuovo governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, stava spingendo per la soluzione delle sue sofferenze".
Nel secondo giorno di deposizione del figlio dell'ex sindaco di Palermo si parla innanzitutto dell'arresto di Totò Riina. "Dopo la strage di via d'Amelio - dice Massimo Ciancimino davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo - mio padre mi spinse a riprendere i contatti con i carabinieri, il colonnello Mori e il capitano De Donno. Concordammo un nuovo incontro che avvenne nell'appartamento romano di mio padre, nei pressi di piazza di Spagna, tra il 25 e il 26 agosto. Ho un documento che prova quell'appuntamento - aggiunge Ciancimino -. In quel momento, cambiava totalmente l'oggetto del dialogo fra mio padre e gli ufficiali dell'Arma rispetto alla prima trattativa. Nel momento in cui si percepiva chiara la ferocia di Cosa nostra, mio padre reputava infatti interrotto qualsiasi tipo di rapporto con Salvatore Riina. I carabinieri chiesero allora di poter catturare Riina, non Provenzano, perché loro sapevano che Provenzano era un interlocutore privilegiato di mio padre . I carabinieri sapevano che per potere giungere a Riina avevano bisogno di mio padre".
Il pubblico ministero Nino Di Matteo chiede: "I carabinieri erano informati che per giungere alla cattura di Riina suo padre avrebbe dovuto rapportarsi con Provenzano?". Ciancimino risponde: "Sì, anche perché mio padre non sapeva certo dove si trovasse Riina, da tempo non lo vedeva".
Il pm torna a chiedere: "I carabinieri sapevano che suo padre si vedeva con Provenzano per arrestare Riina?". La risposta: "Certo, mio padre aveva detto subito che per mettere fine alla latitanza di Riina bisognava fare una certa strada". Di Matteo: "Non fu mai chiesto dai carabinieri l'arresto di Provenzano?". Ciancimino: "No mai".
Negli incontri dopo la strage di via d'Amelio ("fra il 25 agosto e novembre") Vito Ciancimino avrebbe chiesto ai carabinieri che di quella seconda trattativa fosse informato Luciano Violante, intanto diventato presidente della commissione antimafia. "Mio padre chiedeva che Violante fosse agganciato perché era vicino alla magistratura, in particolare a certi giudici comunisti".
Secondo la ricostruzione di Massimo Ciancimino, sarebbero state passate delle mappe di Palermo all'entourage di Provenzano: "Erano in due tubi gialli, con dei fogli A3 - spiega il teste - furono poi restituite tramite me ai carabinieri. In quelle mappe era cerchiata una zona e segnate alcune utenze telefoniche, dell'acqua e del gas".
Vito Ciancimino avrebbe poi chiesto un passaporto di copertura ai carabinieri, per incontrare all'estero Provenzano, in Germania. Ma il 19 dicembre, Vito Ciancimino venne arrestato, per scontare un residuo di pena. "Mio padre mi disse: è stata una trappola dei carabinieri, adesso che hanno le carte utili per arrestare Riina vogliono togliermi di mezzo".









Tema: Riforma Scuola. Svolgimento: come creare un vivaio (o un esercito) di lobotomizzati.





"La scuola Italiana sforna dei ragazzi che non avendo prospettive universitarie si immettono, o vogliono immettersi nel mondo del lavoro, ma secondo quanto riferito dalle imprese e anche Confindustria non hanno cognizioni adeguate al mondo del lavoro. Quindi abbiamo provveduto ad una riforma della scuola." Silvio Berlusconi

La nostra scuola ha sfornato talenti che hanno insegnato al mondo intero. Quanto tempo è che viene denunciata la "FUGA DI CERVELLI"? Sono forse state le scuole inadeguate? E se sì, allora come si spiega che i nostri ricercatori, medici, psichiatri, artisti, registi, attori, imprersari, scenziati, professori, progettisti, albergatori etc etc, sono molto ricercati?
Questa non è riforma della scuola, è la nascita della manodopera più a basso costo della storia. L'Italia di quà, l'Italia di là ma siamo sempre quelli pagati di meno, e di tanto meno.

E'perfetto il discorso della gelmini sulla lingua straniera, io sono d'accordo sullo studio migliorato di lingue straniere, ma vi assicuro che studiare un'intera materia in Inglese all'ultimo anno non sortirà gli effetti da questi descritti. Tra l'altro l'unica materia che pùò andare bene a questo scopo è, appunto, l'inglese.

Mi spiego meglio: si possono studiare tutte le materie che si vogliono in inglese ma a patto di sapere già l'inglese perchè non è possibile studiare altre materie in lingua straniera se quella lingua non la sai!!!


Berlusconi ha ragione nel dire che qualcosa nella nostra scula non è ritenuto in linea con gli standard europei, ma la nostra scuola loro l'hanno copiata per dar vita alle loro. Questa è la scusa perfetta per legittimare un importante mossa nei sui giochi di potere.
E' di fondamentale importanza per questo governo lenire a poco a poco i pilastri che rendono una nazione forte, fiera e orgogliosa. Dalla magistratura alla scuola, già lo avevano fatto pcecedentemente con l'arte la cultura e lo spettacolo, andando ad impoverire il mondo creativo Italiano che ci hanno sempre invidiato, o meglio, ammirato e poi copiato, e più che copiato direi studiato e poi sviluppato.

No, tutto ciò non ha niente a che vedere con l'intento di migliorare la scuola.

Vorrei ricordarvi che stiamo parlando di Pinocchio, e Pinocchio che governa il paese a me fà rabbrividire, perchè questo non è quello quello fondalmentamente buono, anzi.

Ad esempio:

Berlusconi e le tasse : la bufala dei tagli.

Eccoci arrivati di nuovo, come alcuni anni, fà al momento in cui chi ha votato (la maggior parte se non tutti) per Berlusconi pensando veramente che fosse mosso da interessi NON PERSONALI.
Mia nonna mi diceva sempre che ognuno arriva fin dove può, riferito al fatto che la capacità di capire le cose, di farsi domande come il non farsele affatto cambia e varia da persona a persona (si lo sò, ho scoperto l' acqua calda!!), quindi è inutile star lì a pensare o scerverlarsi sul perchè, come è stato possibile, come hanno fatto tutti a cascarci?? Come hanno fatto a non rendersi conto dell' inganno perpetrato con tanta falsità e meschina malafede?
Bhè! come diceva mia nonna, ognuno arriva dove arriva!!

campagna elettorale 2008



Gennaio 2010

Poggio di Roio - Terremoto L'Aquila - 29-12-2009



Poggio di Roio (L' Aquila) 9 mesi dopo il terremoto non si muove una foglia... le macerie sono tutte lì, la rimozione è a carico dei cittadini, se non hanno i soldi per rimuoverle è affar loro! Non c'è nessuna ricostruzione in atto, il governo ha speso palate di soldi per nuove costruzioni creando mostri moderni alla modica cifra di 2700 euro al mq. L'Aquila e i suoi comuni limitrofi sono destinati a morire.