Il bell' addormentato nel bosco: Napolitano, via libera a nuove nomine Brambilla ministro del Turismo

Naplitano si sveglierà dal coma accossenziente in cui vegeta? Lo sapremo (forse) alla prossima nomina....

ROMA - Un nuovo ministro e quattro viceministri. E' questo l'accordo emerso oggi al Quirinale durante l'incontro tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La decisione sulle nuove nomine, annunciate nei giorni scorsi, sarà sottoposta al Consiglio dei ministri che si terrà domani.

Nel corso del colloquio di un'ora il premier ha proposto al capo dello Stato l'intenzione di procedere in questo senso, e di nominare un ministro senza portafogli al Turismo, promuovendo l'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Michela Vittoria Brambilla.

La proposta formale sarà presentata a Giorgio Napolitano dopo la discussione prevista domani in consiglio dei ministri. Il nuovo ministro quindi presterà giuramento al Quirinale. Per i viceministri, che sono già sottosegretari invece non è necessario un nuovo giuramento.

La promozione riguarda gli attuali tre sottosegretari delle Comunicazioni, Paolo Romani, delle Infrastrutture, Roberto Castelli, e del Commercio con l'estero, Adolfo Urso. A quanto si apprende, potrebbe anche essere decisa la nomina di un quarto viceministro, quello della Salute (attualmente a ricoprire l'incarico da sottosegretario è Ferruccio Fazio).


(7 maggio 2009)

The return of Apartheid: "Carrozze metro solo per milanesi"


Si ritorna indietro, l' uomo non impara dagli errori passati. Che senso hanno avuto tutte le lotte antirazzismo e antidiscriminazione? L' ignoranza.... è lei la causa di tutto.

MILANO - Una volta c'erano i posti riservati alle donne, agli anziani o agli invalidi. Ora il deputato della Lega Matteo Salvini propone le carrozze della metropolitana "per soli milanesi". Il capogruppo del Carroccio nel comune di Milano sceglie piazza della Scala e la presentazione dei candidati milanesi della Lega per lanciare la sua provocazione. Lo dice da leghista convinto e "da milanese che prende il tram".



Da wikipedia.it

L'apartheid ("Separazione" in lingua afrikaans) era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1994. L'apartheid fu applicato dal governo sudafricano anche alla Namibia, fino al 1990 amministrata dal Sudafrica.

L'apartheid è stato proclamato crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite, votata dall'Assemblea Generale nel 1973 e entrata in vigore nel 1976 (International Convention on the Suppression and Punishment of the Crime of Apartheid) ed è stato recentemente inserito nella lista dei crimini contro l'umanità che la Corte penale internazionale può perseguire.

Ecomafia, business senza crisi "Un affare da 20,5 miliardi"

Presentato il rapporto 2009 di Legambiente. Lo scorso anno 71 reati al giorno. Campania sempre maglia nera. Napolitano: "Migliora l'attività di contrasto e prevenzione"

ROMA - Un business di 20,5 miliardi di euro per 25.776 ecoreati accertati: quasi 71 al giorno, tre ogni ora. Circa la metà dei reati (più del 48%) si è consumato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia). L'Ecomafia, assicura Legambiente nel suo rapporto 2009, non conosce la crisi.

Le cifre fanno impressione. Sono 31 i milioni di tonnellate i rifiuti speciali svaniti nel nulla, in pratica una montagna alta quasi quanto l'Etna. Crescono pure le aggressioni al patrimonio culturale, il racket degli animali e le agromafie. Aumenta però anche la capacità di contrasto delle forze dell'ordine.

Abusivismo.
L'abusivismo edilizio non conosce tregua: 28 mila nuove case illegali e moltissimi reati urbanistici, soprattutto nelle aree di maggior pregio. E poi il saccheggio del patrimonio culturale, boschivo, idrico, agricolo e faunistico. "Il cemento - si legge nel rapporto - è il luogo ideale per riciclare i proventi dalle attività criminose e nel caso campano si tratta di proventi ingenti che si traducono in interi quartieri abusivi. Basti pensare che il 67% dei comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa, dal 1991 a oggi, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio". In testa c'è la Campania con 1.267 infrazioni accertate, 1.685 denucniati e 625 sequestri. Segue la Calabria con 900 infrazioni, 923 persone denunciate e 319 sequestri. Continua la salita del Lazio, che quest'anno si piazza al terzo posto superando la Sicilia.

Campania infelix.
La Campania è in vetta anche nella classfica dello smaltimento illegale con 573 infrazioni accertate (il 14,7% sul totale nazionale) e 63 arresti. Negli ultimi tre anni, si ipotizza siano stati smaltiti illegalmente in tutta la regione circa 13 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni genere. Ovvero 520 mila tir che hanno scaricato il loro contenuto nelle campagne napoletane, nell'entroterra salernitano, nelle discariche abusive del casertano, del beneventano e dell'avellinese. Al secondo posto c'è la Puglia con 355 infrazioni accertate, 416 denunce, 271 sequestri e 15 arresti. Terza la Calabria (293 infrazioni, 238 denunce, 567 sequestri), seguita dal Lazio con 291 reati, 358 denunce, 172 sequestri e ben 11 arresti. Al Nord il primato è del Piemonte.

Arresti. Dal dossier emerge la maggiore efficacia degli interventi repressivi da parte delle forze dell'ordine. Aumentano gli arresti, passati dai 195 del 2007 ai 221 del 2008 (+13,3%) e i sequestri, dai 9.074 del 2007 ai 9.676 dello scorso anno (+6,6%). Diminuisce il numero di reati ambientali (dai 30.124 del 2007 ai 25.766 del 2008). Nel dettaglio il comando per la tutela ambientale dell'Arma dei carabinieri, nel 2008, ha arrestato 130 persone, 115 delle quale per reati relativi al ciclo dei rifiuti. Il maggior numero di infrazioni in materia di ambiente (il 56%) viene accertato dal Corpo forestale dello Stato e "molto intensa" è anche l'attività delle Capitanerie di porto. Cresce poi l'azione della Guardia di finanza con un aumento del 24,8% delle infrazioni accertate rispetto al 2007, come quella della Polizia di Stato, +13%, e dei Corpi forestali delle regioni e province a statuto speciale, +9,9%. Di grande rilievo il lavoro svolto dall'Agenzia delle dogane con 4.800 tonnellate di rifiuti sequestrate, a fronte di un quantitativo accertato sei volte superiore.

Traffico animali. Tre miliardi di euro. E' questo il giro d'affari delle zoomafie. Diminuiscono i combattimenti tra cani, mentre restano stabili le corse clandestine di cavalli. Dal rapporto, emerge anche una crescita del traffico di cuccioli venduti in clandestinità, con grossi quantitativi provenienti dai paesi dall'est Europa per un mercato dei cani di razza del valore di 300 milioni di euro all'anno. Infine il 70% della fauna vertebrata risulta minacciata dal bracconaggio, situazione che rischia di aggravarsi con la nuova legge sulla caccia in discussione in Parlamento.

Napolitano. "Constato con soddisfazione che il quadro dei risultati delle attività di prevenzione e repressione evidenzia un crescente coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali impegnati nella tutela delle risorse ambientali, nonché la valenza di nuove e più incisive strategie di indagine e di intervento che consentono di rilevare la presenza nel sottosuolo delle immissioni dei diversi elementi inquinanti", commenta il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Che definisce il rapporto "un prezioso strumento di approfondimento dei fenomeni della criminalità ambientale".
(5 maggio 2009)

Berlusconi: "Tutte calunnie della sinistra e non è vero che frequento minorenni"

Tutto ciò non merita tanta importanza, ma il mondo intero ne parla, e in Italia se ne sparla e straparla. Dopo il Grande Fratello c' era bisogno di un altro reality e quale meglio di questo? Il grande disinformatore Bruno Vespa non poteva che obbedire e "confezionargli" la trasmissione addosso.
MA PERCHè BERLUSCONI Và SOLO A PORTA A PORTA E NON ACCETTA CONFRONTI NELLE ALTRE TRASMISSIONI? FORSE PERCHè SI FANNO DOMANDE? O FORSE PERCHè SI FANNO DOMANDE SCOMODE?

MANLIO


Fonte: repubblica.it

Nel salotto di Vespa il premier torna sulla vicenda della separazione
e accusa l'opposizione e la stampa. "Non sopportano la mia popolarità"
Sul caso Noemi Letizia: "Se avevo qualcosa da nascondere sarei stato un pazzo ad andare li. "Franceschini: "Basta con la teoria del complotto, dimostra che ormai è un po' alla frutta".



ROMA - Silvio Berlusconi di nuovo all'attacco dell'opposizione e dei giornali, sulla vicenda della separazionechiesta dalla moglie Veronica Lario: "E' tutta colpa della sinistra e della sua stampa - dichiara, nel corso della registrazione di Porta a porta - che non riescono ad accettare la mia popolarità al 75%. E, visto anche lo stato in cui la sinistra è ridotta, ha cominciato con attacchi personali fondati sulla calunnia". In particolare, è sui rapporti con Noemi Letizia e la sua famiglia che il presidente del Consiglio si difende a spada tratta: "E' una menzogna che frequento minorenni. Il padre di quella ragazza mi aveva chiamato perché voleva un appuntamento con me e voleva parlarmi: queste cose usciranno domani in un intervista a Chi".

La replica del Pd. Il Pd rompe gli indugi. La risposta arriva in serata da un altro salotto televisivo, quello di Ballarò, su RaiTre. "Basta con la teoria dei complotti, noi siamo stati persone serie ma Berlusconi insiste con le accuse, è il segno che è un po' alla frutta", affonda Dario Franceschini, sottolineando come come il premier "abbia fatto della sua vita un reality, il macho, le donne, i soldi". Quindi, "chi è causa del suo mal non pianga se stesso". Ancora più dura il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro: "La smetta di occupare la tv per lanciare accuse di complotto e si vergogni. Cerca di occultare una vicenda per certi aspetti squallida, nascondendosi dietro polemiche inesistenti".

Le accuse a Repubblica. Da Berlusconi, accuse al nostro giornale, che per primo ha rivelato la partecipazione del Cavaliere alla festa dei 18 anni della ragazza: "Repubblica, sempre Repubblica, aveva fatto un titolo in cui sottendeva una mia frequentazione con una ragazza, che facendo quel giorno diciott'anni fino al giorno prima era minorenne". E sul fatto che Veromica abbia annunciato la sua intenzione di divorziare sempre su Repubblica, dichiara che "non è stata una cosa casuale, e non dico altro".

In un video la nuova gaffe. Intanto, in serata, una tv trentina manda in onda un video che mostra l'ennesima gaffe del presidente del Consiglio. Si tratta di un filmato girato lo scorso 25 aprile. Berlusconi era all'Aquila, e lì ha incontrato l'assessore provinciale trentina alle Pari opportunità, Lia Beltrami. Al momento della foto ufficiale, il premier ha detto, sorridendo: "Posso palpare un po' la signora?". L'assessore ha confermato l'episodio.

"Non perderò le simpatie dei cattolici". A Porta a porta arriva anche una replica al monito dei vescovi, che dalle pagine di Avvenire hanno criticato il suo comportamento. Berlusconi si dice convinto che non perderà le simpatie dei cattolici: "Quando tutti conosceranno la realtà non potranno che prendere atto che non c'è stata nessuna attività negativa del Pdl e che poi, nell'altro caso - sostiene - c'è stato un atto di amicizia che non aveva nulla di scandaloso". Anzi, il premier è certo che "ci sarà un aumento della considerazione, già grande, e un miglioramento dei rapporti con il Vaticano che non ha mai avuto delle relazioni così con un governo italiano".

Dubbi sulle foto. "Sono tutte vere". Berlusconi respinge al mittente anche i dubbi, circolati oggi su blog e siti internet, sull'autenticità delle foto della festa, in possesso del settimanale Chi, mostrate in anteprima dal tg di Italia1 Studio aperto: "Mandino un giornalista al ristorante e domandino a cuochi e camerieri se quelle foto sono false. La pervicacia con cui le gazzette della sinistra continuano a dire falsità è sorprendente". E poi: "Sarei stato così pazzo da andare in una situazione simile se qualcuno poteva pensare che ci fosse qualcosa di piccante nel rapporto tra il presidente del Consiglio e una ragazza di diciotto anni?".

"Una tempesta che non mi aspettavo". Il premier racconta: "Francamente non mi aspettavo questa tempesta, anche se falsificazioni di certa stampa in passato hanno portato a problemi. Già in passato si disse che avevo detto ad una ragazza 'ti sposerei' e invece io avevo detto 'sei proprio una ragazza per bene, sei proprio da sposare'". Il riferimento è ai suoi complimenti a Mara Carfagna, che avevano provocato la famosa lettera di Veronica al nostro quotidiano, nel 2007.

Veline e teoria del complotto. Insomma, Berlusconi ripete la teoria del complotto: "Tutto falso - attacca - nato dalla trappola in cui anche mia moglie purtroppo è caduta. Le veline sono inesistenti. Un'assoluta falsità". E rifacendosi proprio al giorno in cui le liste per le Europee sono state definitivamente varate dice: "Sono stato impegnato dalla mattina alla 8 fino alla sera a Varsavia. Non ho avuto modo di levare qualsiasi nome". La "sforbiciata" agli elenchi è stata fatta, ammette, ma solo perché si doveva ridurre da 100 a 72 candidati. E "sono state eliminate sia uomini che donne. La questione veline è il contrario di quanto la mia formazione ha cercato di portare in politica: vogliamo rinnovamento e anche persone non 'sgradevoli', e non è un male".

"A Veronica voglio un mare di bene". Infine, sui rapporti con la Lario, ripete quanto già dichiarato ai giornali: "Il divorzio deve essere una vicenda privata; ma lei dovrebbe riconoscere il suo errore. Le voglio ancora un mare di bene". Tra gli errori, spiega, c'è anche l'aver dichiarato che lui non ha partecipato alle feste di diciott'anni dei figli: ''Luigi mi ha detto di non aver fatto la festa. Per Barbara ho sostenuto finanziariamente la sua festa che si è svolta a Las Vegas, gli invitati erano in maschera del '700 veneziano". Quanto a Eleonora, la terza, "non si ricordava neanche che aveva fatto una festa".
(5 maggio 2009)

Opel, sindacati tedeschi in allarme "Con Fiat a rischio 10mila posti"

Fonte: repubblica.it

l governo impone quattordici regole su sede, tasse, concertazione Fonti industriali: "Interesse per le attività di GM anche in America Latina"
La Frankfurter Allgemeine Zeitung: "Il piano prevede la chiusura di 10 fabbriche"
Marchionne: "Abbiamo bisogno di quegli impianti per produrre abbastanza auto"


LONDRA - Il governo tedesco ha posto ben 14 condizioni da soddisfare per valutare positivamente qualsiasi offerta di acquisizione di Opel, tra cui la collocazione in Germania del quartier generale della società, la solidità del piano finanziario, la nazione nella quale sarebbero pagate le imposte della nuova aggregazione e il grado di consenso dei lavoratori.

Sarebbe questo, secondo un documento riservato dell'esecutivo di Berlino visionato dal Financial Times, uno degli ostacoli incontrati dall'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne alla progettata operazione di fusione tra le attività automobilistiche di Fiat, Opel e Chrysler che punta a creare il secondo gruppo mondiale dell'auto.

Sindacati in allarme. I rappresentanti dei lavoratori della Opel sono preoccupati. Secondo Klaus Franz, leader del consiglio sindacale della casa automobilistica tedesca e membro del consiglio di supervisione della compagnia, il piano di Marchionne porterebbe al taglio di 9-10mila posti di lavoro. La Frankfurter Allgemeine Zeitung, invece, pubblicherà un articolo secondo il quale il piano della Fiat prevede la chiusura di
dieci impianti in Europa, con la perdita di circa 18mila posti di lavoro. La Faz cita i contenuti di un documento strategico della Fiat definito "strettamente segreto" e intitolato 'Project Football'. Immediata la smentita di Fiat: "Non si tratta di informazioni che provengono dalla Fiat né fanno parte di alcun piano preparato dall'azienda".

Marchionne: "Non chiuderemo stabilimenti".
In un'intervista alla Bild, l'ad di Fiat rassicura: l'azienda prevede di mantenere i quattro stabilimenti Opel in Germania, qualora l'acquisizione della controllata tedesca di Gm andasse in porto, ma non potrà evitare tagli al personale. "Abbiamo bisogno di queste fabbriche per costruire abbastanza macchine in futuro", ha sottolineato Marchionne, aggiungendo che "bisognerà di certo ridurre il livello del personale. Nessuno può evitarlo. Le fabbriche devono diventare più produttive".

L'America latina. L'interesse di Fiat per le attività di GM non si esaurirebbe però all'Europa. Secondo fonti industriali, Fiat punterebbe anche alle operazioni di General Motors in America Latina. E alcuni analisti, citati ieri da Bloomberg, non escludono un'espansione delle trattative alle produzioni dell'azienda Usa in Russia e Cina.

Altri gruppi interessati. Ci sarebbero però altri pretendenti per Opel, oltre alla Fiat, sempre secondo il Financial Times, che cita due fonti vicine alla controllante General Motors. Tra i gruppi interessati, Magna International e la russa Gaz, ma anche i fondi sovrani di Abu Dhabi e Singapore e tre gruppi di private equity.

L'ad del Lingotto negli Usa. Intanto Marchionne è tornato negli Stati Uniti per una serie di colloqui con il management della Chrysler. E' partito ieri sera per gli States dall'aeroporto di Torino Caselle, al termine della giornata in Germania per la possibile acquisizione di Opel.
(5 maggio 2009)

MISSIONE DI PACE ITALIANA: Herat, militari italiani sparano Uccisa bimba di 13 anni, tre feriti

Afghanistan, il convoglio ha incrociato una Toyota Corolla che non si è fermata all'alt. Lo zio della vittima era al volante: "Non abbiamo visto il blindato perché pioveva".
Rosato, parlamentare Pd, era a Herat: "Hanno sparato ma non si sono fermati".
Inchiesta congiunta della polizia afgana e dei nostri carabinieri.

di BRUNO PERSANO

Fonte: repubblica.it

HERAT - Una bambina afgana di 13 anni è morta uccisa dai colpi di mitragliatore sparati da un blindato italiano di pattuglia nella zona occidentale dell'Afghanistan. Secondo l'Esercito, la macchina non si è fermata all'alt dei militari; secondo lo zio della bambina uccisa, al volante dell'auto, stamane pioveva molto in quella zona e se non si è fermato è perchè ha "visto le luci quando era troppo tardi".

Viaggiavano per assistere ad un matrimonio. La famiglia di afghani stava andando ad Herat per assistere ad un matrimonio. Viaggiavano, lo zio, la bambina ed altre tre persone rimaste ferite, su una Toyota Corolla, una delle macchine maggiormente segnalate come possibili autobomba, lo stesso modello di auto sulla quale sedevano Nicola Calipari e la giornalista Giuliana Sgrena, quando una raffica partita da un blindato americano uccise il funzionario dei Servizi segreti ad un check point sulla strada per l'aeroporto di Bagdad, il 4 marzo 2005.

La ricostruzione dell'Esercito. Secondo la ricostruzione del generale Rosario Castellano, comandante del contingente, una pattuglia italiana composta da tre mezzi ha incrociato l'auto che procedeva in senso opposto alle 11 ora locale, a quattro chilometri a sud di Camp Arena, la base dove ha sede il comando regionale della zona ovest dell'Afghanistan. La pattuglia italiana ha adottato le procedure previste: avvertimento con la mano, con un grido, lampeggiando con gli abbaglianti, infine sparando colpi in aria. Ma la Corolla ha continuato a procedere a forte velocità verso la pattuglia italiana. Giunta a meno di dieci metri dal blindato italiano, il mitragliere ha fatto fuoco prima sul terreno poi contro la vettura.

"Non ho visto il blindato per colpa della pioggia". Lo zio della bambina, Ahmad Wali, era alla guida del veicolo ed è rimasto ferito dai vetri infranti: "Pioveva e la visibilità era molto scarsa: all'improvviso, ho visto delle luci davanti a noi ed è apparso un convoglio di soldati stranieri", ha detto Wali. "Quel che ho visto subito dopo è stato che la metà della faccia di mia nipote era scomparsa, che sua madre era ferita al petto e che il mio volto era macchiato di sangue a causa delle schegge".

Le foto della macchina
. Le foto diffuse dalle agenzie, mostrano il sedile posteriore della Corolla dove sedeva la bambina macchiato di sangue, ma soprattutto, mostrano il lunotto posteriore dell'auto infranto ed un foro sul montante del portellone posteriore come se il colpo fosse stato esploso quando la macchina aveva già superato il blindato. Il parabrezza anteriore della Corolla, per quanto è possibile vedere dalle immagini, sembra intero.

Inchiesta della Procura militare di Roma. I carabinieri di stanza ad Herat hanno inviato alla Procura militare di Roma, competente ad indagare su fatti che coinvolgono soldati italiani all'estero, un primo rapporto, mentre un'inchiesta è stata aperta anche dalla polizia afghana. Un'altra indagine vede coinvolti i carabinieri italiani e la polizia afghana: da valutare il racconto dei militari i rapporto ai colpi trovati sulla macchina e sulla sua posizione.

Bartolini: "Dobbiamo capire cos'è successo". "Il generale Marco Bartolini, numero 2 della missione in Afghanistan, non si dà pace: "E' la cosa più triste che potesse succedere. Noi siamo qui per il bene del popolo afghano. Questa tragedia non rovinerà i rapporti, non giudicate questo incidente come se fosse avvenuto a Roma, in questa zona siamo continuamente sotto attacco".

"Hanno sparato ma non si sono fermati". Ettore Rosato, parlamentare del Pd, stamane è atterrato nella provincia insieme ad una delegazione della Camera in visita in Afghanistan per incontrare le truppe e verificare gli investimenti nelle strutture civili finanziati dall'Italia. "Il generale Bertolini, capo di stato maggiore del comando internazionale Isaf in Afghanistan - riferisce Rosato - ha detto che la pattuglia di soldati non si è accorta di aver ferito alcuno. Ha incrociato la macchina, sparato e poi ha proseguito la marcia. I soldati non si sono fermati: forse è una consuetudine da seguire in casi del genere. Sta di fatto che la notizia della morte della bambina è arrivata parecchio tempo dopo al comando. Di certo, morti come queste fanno soffrire molto e allontanano il raggiungimento della pace. Posso testimoniare che grande importanza viene riservata dai nostri militari ai rapporti con i civili - ha detto Rosato - ma non possiamo dimenticare che qui in Afghanistan siamo in guerra".

Il cordoglio di Frattini e La Russa. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso il suo profondo dolore per il destino di vittime innocenti di una tragica situazione che, purtroppo, estremisti e terroristi hanno creato in quel Paese. "Dolore e rammarico" è stato espresso anche dal ministro della Difesa Ignazio La Russa.
(3 maggio 2009)

San Marino, operazione antiriciclaggio 5 arresti, quaranta indagati

fonte: repubblica.it

Inquisiti manager della Cassa di Risparmio della Repubblica
Indagini anche a Roma, sedici banche perquisite

ROMA - Operazione contro il riciclaggio a San Marino: eseguite 16 perquisizioni e 5 ordinanze di custodia cautelare fra l'Emilia Romagna e il Lazio. La Gdf e la polizia di Stato parlano di "un sodalizio criminoso dedito ad illegali attività finanziarie, bancarie e di raccolta del risparmio, tra le quali il riciclaggio di denaro 'sporco' con San Marino, per diversi milioni di euro".

Le somme riciclate costituivano il provento di attività illecite, in particolare truffe ai danni dello Stato italiano, attraverso l'emissione di fatture false e di appropriazioni indebite.

"Sotto inchiesta l'attività svolta da un istituto bancario sammarinese, non autorizzato allo svolgimento dell'attività bancaria e finanziaria in Italia, il quale, sfruttando la sua influenza dominante su un gruppo bancario italiano, ha abusivamente svolto sul territorio nazionale sia attività bancarie, sia attività di finanziamento in violazione della Legge".

Gli arrestati sono ai vertici della Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino e di società fiduciarie e finanziarie ad essa collegate. Avrebbero riciclato ingenti capitali accumulati dal ricavo della negoziazione di assegni bancari e circolari transitati nel conto corrente della medesima banca. Questa, sfruttando la sua influenza dominante su un gruppo bancario italiano, avrebbe abusivamente svolto sul territorio nazionale sia attività bancarie che attività di finanziamento in violazione della legge.

Durante l'operazione, inoltre, sono state anche perquisite abitazioni, studi, sedici banche alcune delle quali a Roma. Iscritte nel registro degli indagati circa 40 persone, tra le quali esponenti del management e della direzione delle banche, alcuni imprenditori italiani.

(4 maggio 2009)

Casalesi, arrestato Diana superlatitante da 5 anni

Fonte: repubblica.it

La domanda nasce spontanea: chi sono gli altri 29?

CASERTA - Il boss dei casalesi Raffaele Diana, nell'elenco dei 30 superlatitanti, ricercato dal 2004, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta. E' stato trovato a Casal di Principe, in un cunicolo dentro un'abitazione in via Torino. Era armato, aveva con sè pistole, munizioni e silenziatori, ma non ha fatto in tempo ad opporre alcuna resistenza. Ha fatto i complimenti agli agenti. Il proprietario dell' appartamento, Paolo Landolfi, che non ha precedenti penali di rilievo, è stato arrestato.

Nel covo, il camorrista aveva anche un libro di
Padre Pio, immagini di San Nicola di Bari e attrezzi ginnici. In cortile, due moto e una fiat Stilo utilizzate per gli spostamenti.

Il ministro Maroni ha fatto i complimenti alla Polizia e ha definito l'arresto "un durissimo colpo al clan dei Casalesi.
(3 maggio 2009)

Bossi: legge elettorale con chi ci sta

Fonte: unita.it

Il Senatur torna a dire no al referendum del 21 giugno
"Ci stiamo già lavorando, non ci presenteremo a mani vuote"

GEMONIO - "La Lega Nord sta lavorando a una proposta di legge elettorale da far approvare con "chi ci sta": Umberto Bossi gioca d'anticipo, vede con favore le aperture del Pd ad un lavoro comune sulla legge elettorale e torna a ripetere il no del Carroccio alla consultazione fissata per il 21 giugno.

"Stiamo già pensando a una legge elettorale, perché non ci presenteremo a mani vuote - spiega il Senatur - Il compito è stato dato a Calderoli e Maroni. Come fa la sinistra a far votare sì al referendum? Se vota sì Berlusconi vince sempre le elezioni". Ed è per questo, secondo Bossi, che l'opposizione dovrebbe pensarci. Ed è per questo che il Carroccio offre una sponda comune.
"Noi ci pensiamo - continua Bossi - per motivi di democrazia e anche per motivi di interesse della Lega. Sono convinto che certe leggi vadano fatte democraticamente in parlamento, non inventandosi un referendum che la gente non capisce. Abbiamo deciso di iniziare a scrivere la legge la faremo girare e la faremo con chi ci sta".

L'attivismo della Lega imbarazza il Pdl. In particolare gli uomini che vengono da An. "Del referendum ne parleremo dopo l'8 giugno. Con la Lega non ci sono problemi, stiamo facendo una campagna elettorale insieme in tutte le citta' capoluogo". E se Italo Bocchino chiede di evitare tensioni sulla consultazione referendaria, Fabrizio Cicchitto torna a ripetete che che in caso di vittoria del sì "la pretesa del centrosinistra secondo la quale, una volta fatto il referendum, poi si dovrebbe ulteriormente cambiare la legge elettorale in Parlamentom sarebbe destituita di fondamento. Questo sì che sarebbe il sogno di una notte di mezza estate". Replica a stretto giro il democratico Giorgio Merlo: "Il referendum, come sappiamo, non può trasformarsi in una straordinaria occasione per confermare il potere assoluto di Berlusconi. Serve una nuova legge elettorale".

Per Orlando dell'Idv "il referendum è uno strumento per migliorare la legge elettorale, il grimaldello per cambiare il 'porcellum', che è una pessima legge elettorale". Mentre il presidente del comitato promotore Giovanni Guzzetta si dice fiducioso che "i cittadini andranno a votare in massa".

(3 maggio 2009)

INTERNET: Wolfram Alpha, il web risponde a (quasi) tutte le nostre domande

Fonte: repubblica.it

Il motore di ricerca "intelligente" presentato all'università di Harvard dal professor Stephen Wolfram, il fisico britannico che lo ha creato. Il lancio a settimane. Sarà completamente gratuito per gli internauti.
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - E' una nuova rivoluzione per internet: un motore di ricerca in grado di dare risposte precise a domande precise, anche alle più complicate, anziché travolgere l'utente con centinaia o migliaia di pagine di riferimenti dai quali poi ognuno deve pescare le informazioni di cui ha bisogno. E' un motore di ricerca "intelligente", capace di rispondere a una domanda quasi come risponderebbe un essere umano: un essere umano, naturalmente, onnisciente, che sa tutto e sa convogliare questa immensa conoscenza in poche frazioni di secondo alla persone che lo ha interrogato. Presentato agli addetti ai lavori nei giorni scorsi alla università di Harvard dal professor Stephen Wolfram, il fisico britannico che lo ha creato, il rivoluzionario sistema verrà lanciato ufficialmente nel mese di maggio. Si chiamerà come il suo inventore: Wolfram Alpha. E sarà completamente gratuito per gli internauti.

Qualche esempio delle domande a cui Wolfram Alpha sa rispondere: "Quando sarà visibile da Birmingham la prossima eclisse di sole?", quesito al quale il motore di ricerca invia una risposta concisa e precisa. Gli si potrà chiedere "quanto è alto il monte Everest?", e Wolfram Alpha, oltre a fornire la riposta esatta, la accompagnerà con una paginetta di informazioni utili correlate, come la posizione geografica, le città più vicine, il confronto con altre montagne, grafici e cartine. In pratica, la ricerca perfetta, nello spazio di qualche secondo. Ma gli si potranno porre domande assai più complesse, come "confronta l'altezza del monte Everest con la lunghezza del Golden Gate Bridge di San Francisco". Oppure: "Dimmi che condizioni atmosferiche c'erano a Londra nel giorno in cui fu assassinato John Kennedy a Dallas". E così via. In sostanza, Wolfram Alpha sarà un programma dotato di qualcosa che va molto vicino all'intelligenza artificiale. In più, i suoi dati e le sue informazioni saranno "controllate" da una squadra di scienziati ed esperti, che non solo le aggiorneranno continuamente, ma garantiranno che non ci siano errori o controversie del tipo di quelli che appaiono talvolta su fonti come Wikipedia, l'enciclopedia libera online a cui tutti possono contribuire.

"Siamo solo all'inizio", dice il professor Wolfram al quotidiano Independent di Londra, che lo ha intervistato nell'edizione di oggi, dedicando tutta la prima pagina alla notizia della sua straordinaria scoperta. "Il mio sistema può diventare importante per il web quanto lo è stato Google". Dietro, c'è una montagna di soldi, tenuto conto che Google, attualmente il motore di ricerca più consultato del pianeta, ha un valore di circa 100 miliardi di dollari. Il limite di Wolfram Alpha è che per il momento, essendo stato pensato inizialmente solo per il mondo accademico, contiene per lo più informazioni di un certo tipo, che a tale mondo possono interessare: i suoi dati sulla cultura popolare di massa, per esempio, sono ancora pochi, e se uno ci digita sopra "50 cent", riceve notizie su crisi economiche e problemi valutari, non sul gruppo di musica rap. Ma è una lacuna che verrà in seguito colmata. Anche Google, del resto, ha rivelato di recente che sta lavorando a un motore di ricerca "intelligente" di questo genere. E il "papà" di Wolfram Alpha, ovvero il professore che lo ha inventato, non esclude alleanze: "Potremmo lavorare insieme a Google in futuro. Cerchiamo partner nell'ambito dei motori di ricerca, dei media, delle news. Crediamo che possano crearsi grandi sinergie in questo campo". Una cosa è certa: se questo è il futuro di Internet, non abbiamo ancora visto niente. Lo studio, il lavoro, il tempo libero, nulla sarà più nemmeno lontanamente come prima.

(3 maggio 2009)