PERCHE' NON SI PARLA PIU' DI MAFIA?



Non si parla più di MAFIA. Non, almeno, come si dovrebbe, come sarebbe giusto parlarne in rispetto a chi è stato ucciso o ha subito ogni sorta di sopprusi da parte della MAFIA. Dell' Utri ha dichiarato che la mafia non esiste, che è un' invenzione popolare e, a parte la sua faccia tosta, nessuno ha detto niente.

Purtroppo non succederà niente dato che oramai siamo in mano alla MAFIA. Il nostro governo non è altro che l' evoluzione di COSA NOSTRA, e stà riaprendo le porte al fascismo puro e semplice. Si rischia di tornare ai famosi tempi della frase "si stava meglio quando si stava peggio". Ma che vuol dire? Nessuno è mai stato in grado di spiegarlo senza entrare in paradossi assurdi o dover ammettere di aver detto un' enorme c#@#@#ta!!

La gente continua a far finta di niente. Io non credo che chi vota Berlusconi e la sua cordata di tirapiedi leccaculo non sappia niente dei legami con la MAFIA, non ci credo che non sanno che ora sono lì dove si trovano grazie a proventi e riciclaggio di denaro sporco, ottenuto da giri di droga, estorsione, usura e criminalità in genere in ogni sua forma.

DENARO SPORCO DI SANGUE=FORZA ITALIA=PDL(POPOLO DELLE LIBERTà)

M.D.

FILO CONDUTTORE



Pubblicato sabato 28 marzo 2009 in Olanda

[Eric Arends per De Volkskrant]

Berlusconi riesce sempre a cavarsela

Sorprendente come i cittadini e i media accettino in massa le sue bugie

Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà.

Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre piú dai valori democratici essenziali.

Neo (Reeves) e Truman Burbank (Carrey) in The Matrix e The Truman Show si rendono conto che il loro intero ambiente vive secondo la sceneggiatura di un regista onnipotente. Però non vedono la loro sorpresa e preoccupazione al riguardo riflessa in alcun modo nella reazione delle persone che li circondano; tutti si comportano esattamente come se non succedesse niente di strano, o semplicemente non se ne rendono conto. Chi cerca di seguire e di capire la politica e la società in Italia inevitabilmente avrà la stessa esperienza.

Corrotto

Il raffronto si è imposto all’attenzione molto chiaramente il mese scorso. Nel pomeriggio di martedì 17 febbraio è apparsa sui siti dei principali giornali italiani una notizia dal titolo: ‘David Mills è stato corrotto’: condannato a 4 anni e sei mesi.

Riguardava una notizia esplosiva: il tribunale di Milano aveva riconosciuto l’avvocato britannico David Mills colpevole di corruzione per aver accettato 600 mila dollari da Silvio Berlusconi negli anni novanta, in cambio di rendere falsa testimonianza in due processi per corruzione istituiti contro l’imprenditore-politico. La sentenza contro Mills era altamente incriminante anche per il premier italiano dell’Italia, perchè se c’è un corrotto ci deve essere anche un corruttore.

Cose strane

Ma in Italia sono successe un paio di cose strane con questa notizia. Per iniziare diversi giornali hanno scritto la sentenza tra virgolette, come se si trattasse non di un fatto giuridico ma semplicemente di un’opinione personale da poter contestare con facilità. Ciò infatti è immediatamente successo.

Nel sito web del Corriere della Sera, un giornale di riguardo in Italia, vari lettori hanno messo in dubbio la sentenza del tribunale milanese. “Perchè questa sentenza arriva giusto 24 ore dopo le elezioni in Sardegna?” si chiede uno di loro. Il partito di Berlusconi, Popolo delle della Libertà (PdL), aveva vinto quelle elezioni regionali con una schiacciante maggioranza; l’isola italiana è tornata dopo lungo tempo in mano della destra, cosa che ha provocato una grande euforia negli ambienti del PdL.

I giudici hanno deliberatamente cercato di rovinare la festa con la loro sentenza, riteneva il lettore sopracitato.

Un altro ha fatto un ulteriore passo in avanti. Quella “ennesima sentenza fatta per rovinare la festa”, avverte i giudici, “servirà solo a rafforzare il nostro premier e la sua coalizione, quindi soprattutto continuate così e sparirete automaticamente, ciao ciao”.

Di per se queste reazioni si potevano archiviare come rigurgiti emotivi di accaniti sostenitori di Berlusconi. Ma stranamente i media italiani gli hanno dato del tutto ragione. Mentre la notizia veniva esaminata a fondo su emittenti straniere come la CNN e la BBC, l’interessante notizia é stata data di striscio dai telegiornali italiani.

Su RaiUno e RaiDue l’argomento è stato incastrato a stento in un minuto verso la fine dell’edizione serale. Su due delle tre reti commerciali di Berlusconi la sentenza è stata completamente ignorata.

Sentenza

E sul canale che ha sì riferito la sentenza, il cronista ha ancora definito l’accertato episodio di corruzione un “supposto pagamento” fatto dalla ditta Fininvest di Berlusconi, e ha chiuso il suo mini servizio con una lunga citazione di un parlamentare del partito di Berlusconi, il quale diceva che il presidente del tribunale di Milano “è chiaramente antagonista della persona di Silvio Berlusconi dal punto di vista politico”.

Come può succedere tutto ciò? Come si può negare e deformare così facilmente e massivamente la realtà? Da anni la stampa internazionale addita il gigantesco conflitto di interessi del premier.

Tutti conoscono Silvio Berlusconi come il grande uomo dietro più di settanta aziende, raggruppate in mega holdings come la Mondadori (la principale casa editrice di giornali, libri e riviste in Italia), Mediaset (la più grande holding televisiva del paese), Mediolanum (servizi finanziari) e la squadra di calcio AC Milan.

Groviglio di interessi

Berlusconi controlla buona parte dei media italiani e viene perciò chiamato da molti giornali stranieri ‘imprenditore-politico’ o ‘premier-magnate dei media’. Ciononostante questi termini dicono troppo poco sul modo in cui questo groviglio d’interessi influisce sulla società italiana.

In generale Berlusconi viene considerato l’uomo dalla parlantina facile e dal sorriso scolpito, il marpione rifatto con il brevetto sulle battute imbarazzanti (come quella su Barack Obama, che definì “giovane, bello e anche abbronzato”‘ un paio d’ore dopo l’elezione di quest’ultimo a presidente degli Stati Uniti). Come premier dell’Italia è perciò agli occhi di molti un buffone da non prendere troppo seriamente. Ma queste qualità da birbantello nascondono alla vista il suo illimitato potere e influenza che intaccano persino il DNA dell’Italia - e purtroppo non in senso positivo.

Le sue emittenti commerciali, il suo settimanale d’opinione “Panorama”, il quotidiano “Il Giornale” (del fratello Paolo) e una lunga lista di giornali di famiglia, si schierano quotidianamente con il loro padrone senza vergogna. Questo servilismo raggiunge forme così elevate che il giornalista televisivo nonchè capo-redattore dell’emittente Rete4 può emozionarsi in diretta leggendo la notizia della vittoria elettorale di Berlusconi.

Per la maggioranza degli italiani la televisione è la principale fonte di informazione, ed è quasi completamente sotto il controllo di fedelissimi di Berlusconi.

Modi sgarbati

Allo stesso tempo i membri dell’opposizione vengono buttati a terra in modo insolitamente sgarbato. Il più combattivo oppositore di Berlusconi, Antonio Di Pietro, da tempo viene chiamato ‘il boia’, o ‘il trebbiatore’ nel corso delle varie rubriche di attualità, che continuano a far vedere le sue foto meno lusinghiere, che immortalano il corpulento Di Pietro sul trattore, in pantaloncini corti.

Questo bizzarro approccio ‘giornalistico’ non scaturisce da una specie di naturale lealta’ dei dipendenti, ma da precisi ordini di servizio. Il giornalista italo-americano Alexander Stille cita nella sua biografia di Berlusconi “Il sacco di Roma” (tradotta in olandese come “Silvio Berlusconi/De inname van Rome), un ex vice-caporedattore de “Il Giornale”, che spaziava su come Berlusconi dava ordini alla redazione negli anni novanta: “Dobbiamo cantare in armonia sui temi importanti per noi (…) Voi, caporedattori, dovete capire che dobbiamo iniziare un’offensiva mirata con tutti i nostri mezzi contro chiunque ci spari addosso. Se quelli che ci attaccano ingiustamente vengono puniti usando tutti i diversi media del nostro gruppo, l’aggressione finisce”.

RAI

Nel ruolo di premier, Silvio Berlusconi esige più o meno la stessa apatia dagli impiegati statali, soprattutto all’interno dell’emittente statale RAI. Durante il conflitto in Irak, che aveva l’appoggio del precedente governo Berlusconi, i giornalisti della RAI non potevano definire gli oppositori della guerra “dimostranti per la pace” o “pacifisti”, ma dovevano chiamarli “insubordinati”.

‘Sei un dipendente dello stato!’ gridò Berlusconi contro il critico giornalista televisivo Michele Santoro un paio d’anni fa durante una trasmissione televisiva, riportandolo all’ordine. Santoro voleva togliere la parola a Berlusconi, che era in linea telefonicamente, perchè questi rifiutava di rispondere alle domande del giornalista, e voleva solo criticare il modo di lavorare di Santoro.

Criminoso

Durante una conferenza stampa in Bulgaria Berlusconi accusò Santoro e due altri giornalisti di aver fatto un ‘uso criminoso della televisione pubblica’. I tre avevano osato fare una trasmissione critica sul premier. In quello che da allora è diventato famoso come ‘l’editto bulgaro’, il premier esigeva che la direzione dell’emittente ‘non permettesse più che accadessero certe cose’. Qualche mese dopo i tre erano spariti dallo schermo.



L’Italia come paese democratico sta molto peggio di quanto molti credano. Ciò dimostrano le misure per la limitazione della libertà che questo governo sta prendendo o preparando (come la prigione per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni telefoniche degli indiziati; pressione politica su medici e insegnanti per denunciare gli immigranti illegali alla polizia; limitazione dell’indipendenaza del potere giudiziario).

Ma lo stato preoccupante delle cose si rivela soprattutto nel modo apatico in cui stampa e pubblico ultimamente reagiscono a questo genere di piani. L’Italia si abbandona sempre di più alla realtà altamente colorata con cui viene abbindolata dall’apparato di potere di Berlusconi.

Duramente

Certo, giornali e riviste di opinione come La Repubblica, l’Unità e l’Espresso continuano ad andare duramente contro il premier quando è necessario. Ma sono predicatori nel deserto: i due principali giornali italiani hanno insieme una tiratura di solo 1,3 milioni, su una popolazione di quasi 60 milioni.

La televisione è per la stragrande maggioranza degli italiani la fonte di informazione principale, e ora è quasi tutta sotto monitoraggio di gente fidata di Berlusconi.

Inoltre, anche i giornali al di fuori dell’impero di Berlusconi sentono il suo braccio forte. Come il giornale torinese La Stampa, proprietà della Fiat. ‘Vista la situazione in cui versa la Fiat, La Stampa non si trova nella posizione di esprimere critiche nei confronti di Berlusconi, e ciò è altrettanto valido per numerosi altri giornali’, cosí il caporedattore Giulio Anselmi a Stille nel Sacco di Roma. ‘Oltre ai giornali che possiede, c’é tutto un cerchio concentrico di giornali che dipendono direttamente o indirettamente da lui’.

Il guastafeste

Il leader dell’opposizione Antonio Di Pietro racconta nel suo libro Il guastafeste [in italiano con traduzione nel testo, ndt], come sia stato apostrofato “assassino’ da due ragazzi, mentre passeggiava in Piazza Duomo a Milano.

Un tempo Di Pietro era l’eroe del paese per milioni di italiani, nella sua funzione di pubblico ministero dell’ampia operazione anti-corruzione Mani Pulite, che spazzò via un’intera generazione di politici e imprenditori imbroglioni all’inizio degli anni novanta. ‘Questo incidente’, dice Di Pietro a proposito dell’accaduto a Piazza Duomo a Milano, ‘dimostra che quei ragazzi a casa sono bombardati con falsa informazione dalla televisione’.

Dopo un decennio e mezzo, questo moderno indottrinamento sta dando così tanti frutti che Berlusconi osa negare persino le più incontestabili verità.

Proteste

Per esempio, l’anno scorso durante la massale protesta studentesca contro i tagli pianificati nell’istruzione. Gli studenti avevano occupato facoltà di diverse università, con grande irritazione di Berlusconi. ‘Oggi darò al Ministro degli Interni istruzioni dettagliate su come intervenire usando le unità mobili’, disse il premier nel corso di una conferenza stampa.

Quando l’opposizione gridò allo scandalo, Berlusconi il giorno dopo disse bellamente di non aver mai minacciato con le unità mobili. Ancora una volta era stato erroneamente citato dai giornalisti. Però tutti avevano potuto vedere e sentire che il premier l’aveva veramente detto; i suoi commenti erano stati trasmessi da radio e tv.

Nonostante quella prova schiacciante Berlusconi si ostinò sulla sua posizione. E con successo. Giacchè cosa dissero la sera i telegiornali? ‘Il premier dice di essere stato citato erroneamente’.

Democrazia

In una democrazia sana i giornalisti in servizio avrebbero come minimo fatto velocemente rivedere le immagini della conferenza stampa in questione, così da permettere ai telespettatori di concludere da sè se il premier fosse rimbecillito o no. Ma no. ‘Eventualmente, potrete rivedere la nostra trasmissione di ieri su internet’, ha sussurrato il redattore politico di RaiUno alla fine del servizio.



Considerando la situazione alla Matrix in cui versa l’Italia, il suo commento suonava quasi come un eroico atto di resistenza.

Eric Arends è il corrispondente del Volkskrant a Roma

PEOPLE FIRST!!!!



Londra - La settimana prossima si terrà a Londra il G20, meeting mondiale dei capi di stato che dovranno decidere come il mondo dovrà muoversi attraverso questa crisi e come condurre l' economia futura.

Circa 35.000 persone protestano manifestando pacificamente contro l' orientamento politico ed economico adottato fino ad ora dai governi e dalle multinazionali mondiali.
Banche e banchieri sono identificati come i maggiori responsabili della situazione attuale, seguiti da capitalismo, avidità, menefreghismo, inquinamento etc .

Gli esponenti dei vari movimenti criticano duramente "il sistema", "non accetteremo più le vecchie istituzioni e il vecchio sistema finanziario, da ora in poi la gente viene prima" dice Tony Robinson, famoso attore e attivista politico. Lavoro, giustizia e clima i principali cardini della manifestazione di sette ore su Londra.

Qualcosa si muove...

maggiori dettagli (repubblica.it)

M.D.

La Piovra si mangia l' Europa

Le interviste del blog beppegrillo.it: Petra Reski



In germania il reato di associazione mafiosa non esiste. Come mai?
Sicuramente è un prodotto Italiano, ma, come dice l' autrice, la Germania non ne è immune grazie a tutti gli immigrati italiani legati alla mafia, sopratutto 'ndrangheta.
A Duinsburg ne sanno qualcosa. Tutti ricordiamo le 6 giovani vite calabresi stroncate in terra di Germania, nel contesto, di una faida, o, come sarebbe meglio dire, di una lotta di potere, tra alcune famiglie di San Luca.
Senza leggi contro la mafia sarà facilissimo eludere controlli, truffare, speculare, riciclare denaro sporco etc..

Come tutte le associazioni mafiose che si rispettino, uno dei punti cardini, se non il più importante, è il riciclaggio del denaro, e ciò significa comprare proprietà o persone, investirlo in appalti o affari poco puliti o già prestabiliti, partendo dai politici, le istituzioni e gli avvocati, andando così a ledere l' economia, prima dello stato e poi della comunità Europea essendone legato. In linea di massima questo è il percorso che tutti sappiamo, anche chi fà finta o sostiene addirittura che "la mafia non esiste".
Dell' Utri per precisare..

La Piovra tra un pò si mangia l' Europa.

M.D.

Cancrovalorizzatori: la "soluzione definitiva".........

Dott.ssa Gentilini - "Gli inceneritori sono un pacco!"




La fonte è pronutrizione.blogosfere.it, ma trovate anche su chiaianodiscarica.it e su molti altri.

Io come gli altri pubblico l' intervista e il link alla lettera non solo in difesa della dottoressa Gentilini, ma anche perché tutto questo sia di monito a chi sta basando la sua campagna elettorale sulla “soluzione definitiva” al problema rifiuti, pensando di installare cancrovalorizzatori anche in Sardegna; ricicliamo gente, ricicliamo...

Come dice la dottoressa, il rischio è di ripetere l' errore dell' amianto, del quale conosciamo gli effetti devastanti.

M.D.

Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM, clicca qui

Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM “I Tumori nelle donne” www.registri-tumori.it, clicca qui in PDF

« Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères » 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint-Maurice Cedex; Per il documento in italiano clicca qui. in PDF

“The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008, clicca qui in PDF (fonte: ecomed.org.uk)

20 Marzo 2009 - Una lettera aperta (e finora non pubblicata dal primo destinatario) a firma di 50 medici e biologi italiani è stata inviata più di 2 settimane fa a “Repubblica”, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata. I mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.

La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, letteralmente “aggredita” verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze (oggi candidato sindaco) dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori (quelli che i medici di mezza Italia ormai chiamano più correttamente “cancrovalorizzatori”). [Fonte: chiaianodiscarica.it]

I moderni inceneritori sono tutt'altro che innocui. E' notizia di queste ore l'esito preoccupante delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi all'inceneritore di Montale a Pistoia.

Impianti di incenerimento sotto inchiesta della magistratura o comunque problematici sono all’ordine del giorno nel nostro paese: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Collefferro a Modugno, fino al “famoso” inceneritore di Brescia - spesso portato ad esempio dai politici - che ha visto ben 18 aziende agricole dislocate in sua prossimità con il latte fuori norma per i valori di diossine e PCB.

Matteo Renzi sostiene l'incenerimento come pratica virtuosa per smaltire i rifiuti. Ciò vuol dire mistificare la realtà e ignorare studi allarmanti sull’alta incidenza tumorale nelle aree prossime ad inceneritori che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra («Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères» 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint-Maurice Cedex;“The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008). [Fonte: viceversa.megablog.it]

Il testo della lettera:

Gent.mo Direttore

nell’edizione di Firenze di Repubblica del 25 febbraio scorso è riportato l’articolo sull’apertura della causa civile per diffamazione intentato dalla dr.ssa Patrizia Gentilini nei confronti del presidente della Provincia di Firenze e candidato a sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi.

“Non sono Maga Magò″, oncologa fa causa a Renzi, clicca qui

Nel corso di una trasmissione televisiva sui problemi dell’incenerimento dei rifiuti e dei possibili effetti sulla salute è emerso tutto il livore di chi, pur di difendere l’attuale gestione del problema, poco si cura del notevole incremento di malattie che potrebbero essere correlate con l’inquinamento ambientale: ci preoccupa, in particolare, il drammatico aumento (del 2% annuo: 20% in 10 anni!) dei tumori infantili.

La dr.ssa Gentilini ha lavorato nel campo dell’oncologia pubblica per circa trenta anni, a stretto contatto con i malati e i loro familiari, dimostrando una professionalità ed una umanità indiscutibili.

In ottemperanza all’art. 5 del Codice Deontologico dell’Ordine dei Medici, cui appartiene e di cui è referente per l’ambiente per l’Ordine di Forlì-Cesena, è da sempre impegnata per la Prevenzione Primaria, che trova nella difesa dell’ambiente il punto cruciale della tutela della salute pubblica.

Come oncologa, ha rivolto particolare attenzione all’incremento della patologia neoplastica, anche in ragione del fatto che la letteratura specialistica internazionale ha documentato negli ultimi anni un allarmante incremento di quasi tutte le neoplasie, soprattutto nelle giovani età e nel sesso femminile.

Esistono dati allarmanti che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra, che dimostrano l’alta incidenza tumorale nelle aree intensamente industrializzate e in particolare anche in quelle prossime ad inceneritori.

Su problemi tanto delicati, che riguardano la salute pubblica e l’avvenire di tutti i cittadini e dei nostri figli, si deve dimostrare sempre e dovunque la stessa attenzione e la stessa preoccupazione da parte di tutti. Pur riconoscendo che si possano avere pareri differenti sulle soluzioni da adottare, sarebbe opportuno che chiunque rivesta ruoli istituzionali, prima di affrontare simili argomenti, si documentasse e imparasse a discuterne, specie in sedi pubbliche, con educazione, moderazione e senso di responsabilità.

Il sig. Renzi, invece, non ha soltanto affrontato problematiche tanto delicate e complesse con incredibile leggerezza, ma si è addirittura permesso di usare toni ingiuriosi e sprezzanti, nei confronti di una seria e stimata oncologa. Il breve elenco bibliografico al termine di questa lettera, è dedicato al sig. Renzi perché possa iniziare a documentarsi: potrà trovare, se lo vorrà, amplissima documentazione scientifica sull’argomento.

I medici e biologi firmatari di questa lettera non si limitano a esprimere piena solidarietà nei confronti della dr.ssa Gentilini, per incoraggiarla a proseguire in un impegno che è anche il loro, ma invitano tutti i colleghi e gli uomini di scienza a ricordare le accorate parole del prof. Tomatis, uno dei maggiori oncologi e ricercatori europei, recentemente scomparso, che a proposito della prassi irresponsabile di bruciare i rifiuti, ha dichiarato pubblicamente: “Le generazioni future non ce lo perdoneranno”.

Caro Direttore tramite il suo giornale rivolgiamo questo invito a riflettere sui preoccupanti problemi dell’ambiente non solo ai suoi lettori, ma soprattutto ai politici ed agli amministratori del nostro territorio sempre piu’ devastato da uno sviluppo vorace e inquinante.

Crediamo utile porgere questo appello soprattutto a chi si candida al ruolo di primo cittadino di una grande città, ricordandogli che tra i doveri specifici di un sindaco dovrebbe esserci quello di tutelare la salute dei propri concittadini oltre che di ascoltarli sempre con attenzione e rispetto.La ringraziamo per lo spazio e l’ascolto che ci ha voluto accordare.

LAVORO: DA CDM VIA LIBERA A DECRETO LEGISLATIVO SU SICUREZZA

Ecco cosa dicono i giornali in rete sulla faccenda:
La Repubblica
L' Unità
Il Corriere della Sera non crede che questo sia un tema importante e non lo pubblica, almeno in prima pagina sul sito.
Il Manifesto
Il Giornale
Il Messagero
ANSA

Le altre testate dicono più o meno lo stesso, schierandosi dove pende la loro bilancia. Quì trovate un' elenco >>>

Pareri troppo contrastanti e poco chiari e dichiarazioni troppo confuse per pronunciarsi sull' argomento, certo è che come al solito assisteremo al solito litigio tra bambini dell' asilo.

M.D.

Roberto Saviano a "che tempo che fà" 2009. CRONACHE DI GUERRA

Roberto Saviano a che tempo che fa 2009 parte 01/11



Roberto Saviano a che tempo che fa 2009 parte 02/11



Dal canale di youtube francescostubevideo

Purtroppo mancano pochi minuti iniziali :(
Desidero ringraziare sentitamente la Rai, anche a nome di tutti i visitatori di you tube, se continuerà a permettere la diffusione di questo supporto informativo. E' possibile trovare l'intervista completa sul sito www.chetempochefa.rai.it

Tutte le parti quì

Genchi sotto i Manganelli

l'Unità, 25 marzo 2009

Il vicequestore Gioacchino Genchi, da 20 anni consulente dei giudici in indagini di mafia e corruzione, è stato sospeso dal servizio. Motivo: ha rilasciato interviste per difendersi dalle calunnie e ha risposto su facebook alle critiche di un giornalista. «Condotta lesiva per il prestigio delle Istituzioni» che rende «la sua permanenza in servizio gravemente nociva per l’immagine della Polizia». Firmato: il capo della Polizia, Antonio Manganelli.

Se Genchi avesse massacrato di botte qualche no global al G8 di Genova, sarebbe felicemente al suo posto e avrebbe fatto carriera (Massimo Calandri, «Bolzaneto, la mattanza della democrazia»): Vincenzo Canterini, condannato a 4 anni in primo grado per le violenze alla Diaz, è stato promosso questore e ufficiale di collegamento Interpol a Bucarest. Michelangelo Fournier, 2 anni di carcere in tribunale, è al vertice della Direzione Centrale Antidroga. Alessandro Perugini, celebre per aver preso a calci in faccia un quindicenne, condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi per le sevizie a Bolzaneto e a 2 anni e 3 mesi per arresti illegali, è divenuto capo del personale alla Questura di Genova e poi dirigente in quella di Alessandria.
Le loro condotte non erano «lesive per il prestigio delle Istituzioni» e la loro presenza è tutt’altro che «nociva per l’immagine della Polizia». Ma forse c’è stato un equivoco: Manganelli voleva difendere Genchi e sospendere Canterini, Fournier e Perugini, ma il solito attendente coglione ha capito male. Nel qual caso, dottor Manganelli, ci faccia sapere.


Qusto è quanto ha scritto La Repubblica su larepubblica.it:

PALERMO - La Polizia di Stato ha sospeso a tempo indeterminato dal servizio Giacchino Genchi, l'ex consulente informatico del Pm Luigi De Magistris. Genchi è indagato per abuso d'ufficio per violazione della privacy dalla Procura di Roma, per l'archivio che avrebbe messo a punto nell'ambito dell'inchiesta Why Not.



Leggi tutto


Su richiesta/appello di Beppe Grillo a tutti i blogger, pubblico l' intera intervista a Giocchino Genchi.

La richiesta/appello è rivolta a chi non sopporta più sopprusi e ingiustizie, a chi non sopporta più omertà e bugie e a chi, in ogni caso, ha una coscienza e non può far finta che tutto ciò stia realmente accadendo. Abbiamo fatto finta per troppo tempo e ora ne paghiamo il prezzo.
La confusione in cui regna il nostro paese stordisce la maggior parte della popolazione, dalla TV alla stampa e i media in generale che fanno tutto il contrario di ciò che dovrebbero fare: informare, mettere i cittadini al corrente di cosa dobbiamo affrontare di questi tempi, unire i cittadini che sono prima di tutto persone. Questi sono i nostri giorni ...





Questa è un'intervista che non si può commentare. Beppe Grillo.

Intervista a Gioacchino Genchi:

"Io svolgo l'attività di consulente tecnico per conto dell'autorità giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale è stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilità di avvalersi di tecnici con qualunque professionalità allorquando devono compiere delle attività importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che è una figura moderna. Che è nelle giurisdizioni più civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.
Per cui per l'accertamento della verità, nel processo penale, accertamento della verità significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalità di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attività all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.


Abbiamo svolto importanti attività con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si è reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalità della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.
Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cioè di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anziché essere apprezzata è stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.


Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, è stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera così violenta e così assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perché tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cioè una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica più importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.


Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perché poi la cosa simpatica (è chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perché tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo è l'assurdo!


Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attività. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perché è amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e così via, poi dirò quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.


No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo è assurdo. Io continuo a ridere perché il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'è una crisi economica? Ma perché mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, più di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perché devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.


Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si è comportato come si è comportato. Quando ci sarà la resa della verità chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa è un'ulteriore scusa perché loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilità di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Saccà, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi però apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perché la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perché l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno. Perché in quei tabulati c'è la prova della loro responsabilità penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attività ma li manda a Roma che non c'entra niente.


Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perché in una procura che non ci azzecca nulla. Perché tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si è ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si è ripetuto lo scenario che era già accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attività, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non è cambiato nulla.


In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non è mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.


Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli sì, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.


Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se però qualcuno del Quirinale ha chiamato o è stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attività assolutamente legittima perché, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali è possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.


La legge è uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perché sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.
Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicherò tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicherò tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro. Ma le sentenze di cui io sono più orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perché avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!
Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che è il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attività sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perché avevano le mani in pasta tutti loro! Questa è la verità.


Questa è la verità e adesso mi hanno pure dato l'opportunità di dirla perché essendo indagato io non sono più legato al segreto perché mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difenderò alla procura di Roma.


Però sicuramente la verità verrà a galla! E non ci vogliono né archivi né dati perché sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!


Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l'occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata."

Postato da Beppe Grillo il 27.02.09 13:15

UN MONDO DI COSE

SURPLUS pt.1 di 6 sott. italiano



PARTE 2: http://www.youtube.com/watch?v=i9FCRjN5m94&feature=related
PARTE 3: http://www.youtube.com/watch?v=2vRV2IEe5po&feature=related
PARTE 4: http://www.youtube.com/watch?v=Z-S4LaG9EYY&feature=related
PARTE 5: http://www.youtube.com/watch?v=cs1VRmJ0fkM&feature=related
PARTE 6: http://www.youtube.com/watch?v=ssOhcRDfL1Y&feature=related

Questo è un film documentario che analizza la situazione socio-economica mondiale.
In particolare si affronta la globalizzazione decisa dai G8, propaganda e pubblicità, consumismo e la politica espansionistica Americana portatrice di democrazia con la violenza e le guerre, Cuba comunista e la vita in "surplus".
Desiderare e essere abituati ad avere ed usare sempre di più cose che alla fine non portano nessun benessere.

Siamo diventati schiavi delle pubblicità e del consumo, ormai fà talmente parte di noi che è quasi impossibile tornare indietro. La tecnologia ci possiede con blutooth, G3, iPOD, beeper etc etc.
Tutto per il fine ultimo: lavorare per consumare e consumare per sopravivere.
L' unica in contrasto con ciò è Cuba, ma è una soluzione? Io credo che non piacerebbe a nessuno vivere con una tessera per cibo e materie prime....
Gli estremismi, fino ad ora, portano sempre guai, problemi e disagio, e mi fermo quì per non sembrare più catastrofico o pessimistico.

NO HUMAN RIGHTS IN CHINA

Le brutalità della Cina



Questo è il presunto video che ha causato l' oscuramento di youtube in Cina.

Secondo il governo cinese i video in cui membri della polizia o esercito cinese picchiano i monaci tibetani sono falsi.

Voci e immagini sarebbero stati assemblati da fonti diverse per screditare il governo cinese e confondere l' opinione pubblica.
La seconda parte del filmato riguarda un ragazzo tibetano di nome Tendar brutalmente picchiato e torturato dalle forze di sicurezza cinesi, fino alla morte. Cercava di difendere un monoco che la poliza cinese stava picchiando. Un portavoce cinese ha dichiarato martedì all' agenzia Xinhua che Tendar è morto a casa sua a causa di una malattia, aggiungendo che Tendar usò un coltello contro uno dei poliziotti. In più quello nel video non sarebbe Tendar e le ferite sarebbero finte.

Il governo Tibetano in esilio afferma che nell' ultimo anno 220 tibetani sono stati uccisi e più di 1300 seriamente feriti.

BBC NEWS

Che dire, guardate il filmato e fatevi la vostra idea. Una cosa abbastanza certa è che tutti sappiamo quanti diritti umani hanno, o non hanno, i cinesi.
In Italia ce ne sono tanti, ma non c' è integrazione con il popolo Italiano. Forse stà iniziando ora, frutto di chi vive quì da un pò di tempo ormai, ma finchè le nostre leggi non permettono di lavorare a chi non ha un permesso di soggiorno e non è possibile averne uno se non hai un lavoro in regola, fino ad allora non avremo integrazione vera.
Non avremo scambi culturali, ideologici, culinari (il ristorante cinese non è uno scambio), religiosi etc etc.
Provate a chiedere alla maggior parte degli Italiani all' estero......

Raccolta differenziata ad OMNIBUS LIFE (su La7), Chicco Testa



In risposta

Puntata di OMNIBUS LIFE, andata in onda il 10/3/2009. Alcuni dubbi sarebbero formalmente legittimi (dove e come viene realmente riciclato il rifiuto?) ma l'altarino viene svelato quando si comprendono le intenzioni e le forti convinzioni personali sulla problematica, Chicco Testa docet. Inoltre sembra che la semantica venga totalmente ribaltata, nel senso che, nell'arco della discussione, l'argomento 'raccolta differenziata' viene accantonato come di marginale importanza a favore di un aspetto di urgenza decisionale sul fare o non fare costosi impianti (che, in base a qualche misteriosa distinzione, chiamano di termovalorizzazione, termocombustione, o incenerimento). Purtroppo neanche il giornalista presente (Antonello Caporale) è stato un valido contraltare (non ci vuole molto a parlare male di Vincenzo De Luca, anche i più stolti lo fanno, altra cosa è avere un rigore nelle risposte e spiegazioni).
Consigliato è l'ascolto delle riflessioni sull'emergenza rifiuti e soluzioni Impregilo da parte di Chicco Testa

Raccolta differenziata in Germania: la mondezza te la pagano...

Raccolta differenziata in Germania



Una semplice ripresa di come si ricicla la plastica in Germania. Li il produttore del prodotto è il proprietario dell'involucro. Quindi deve occuparsi dello smaltimento..
Questi apparecchi riconoscono plastica e vetro e te li pagano dai 10 fino a 20 centesimi.
Ha tutta l' aria di di funzionare. Il sistema è semplicissimo e forse è proprio quì che stà la difficoltà più grossa per noi. Da ciò dovrebbero prendere spunto i nostri politici, che sicuramente rimarranno estrrefatti.....o no?

Effetti collaterali della globalizzazione: Economia al collasso

ECONOMIA AL COLLASSO



"Il capitalismo è in agonia, a pagare il conto saremo sempre gli stessi."
Questo è l' inizio del video e voglio lasciare a voi il piacere di scoprire il resto.
Un solo piccolo anticipo, alcune frasi e/o parole chiave che non mi è stato possibile ignorare:
..............NOI IMPORTEREMO POVERTA'..............
..............GLOBALIZZAZIONE...........................
.............RICAPITALIZZAZIONE.......................
...IL SUPERFLUO COSTA MENO DEL NECESSARIO......
..........DEI PAZZI ILLUMINATI..............
10 MILARDI IN + IN UN ANNO DALLE TASCHE DEGLI ITALIANI!!!!!!!!!!

Queste sono tutte parole del Ministro Tremonti, belle parole se dette per trovare le soluzioni giuste, per arrivare a conclusioni costruttive che portino ad una ripresa.

Invece il caro Ministro lascia intendere che conosce anche i nomi dei "pazzi illuminati" che hanno provocato tutto ciò, o se preferite, che hanno perseguito i punti pilota di una strategia economica super fallimentare, portandoci allo stato attuale dei fatti.

Gli immigrati in Italia? Perfettamente integrati........!!??

Lampedusa, come si vive nei Cpa



Gli immigrati in Italia sono i capi espiatoi, quelli con cui prendersela per tante cose brutte, dalla criminalità alla ..........??
Ma da quando in Italia abbiamo bisogno che ce la insegnino? La stiamo importando? Siamo così bravi nel settore che neanche noi Italiani ci accorgiamo di chi ci governa, o no?
Ma quando si tratta di un' "extracomunitario"....... già la parola provoca quasi disgusto generale, e se poi dico "rom" apriti cielo.
Sembra quasi che siano gli unici colpevoli. E' vero che giornali e TV aprono spesso e volentieri i loro servizi con notizie come: "rom ubriaco investe......", oppure "violentata da 2 rom....";
Ma perchè quando si tratta di un Italiano la notizia è sempre "è stata violentata..." oppure "ubriaco investe e uccide....." dicendo la provenienza solo alla fine, per non dargli risalto e, credetemi, succede spesso quanto con i Romeni, anche se non lo enfatizzano così.
E questo ci dà il diritto di chiuderli in gabbia e farli vivere come bestie?

Chi ha vissuto all' estero conosce senz' altro il significato di parole quali: integrazione, scambio culturale, multietnia e tolleranza.
E, UNA VOLTA PER TUTTE, TOLLERANZA VUOL DIRE CERCARE DI CAPIRSI E VENIRSI INCONTRO.
Thak you

Agenzia Onu: l'Italia vìola i diritti umani
degli immigrati. Frattini: solo falsità


Rapporto Ilo: nel vostro Paese discriminati soprattutto i rom
Il ministro: affermazioni inaccettabili, l'Italia è indignata


ROMA (19 marzo) - L'Italia discrimina i lavoratori immigrati, soprattutto i Rom, con forme di intolleranza, razzismo e xenofobia. L'accusa arriva dal Comitato di esperti dell'Ilo - l'agenzia per il lavoro dell'Onu - che nel suo ultimo rapporto sull'applicazione delle convenzioni e raccomandazioni internazionali, punta il dito anche verso i leader politici italiani rei di usare una «retorica aggressiva e discriminatoria nell'associare i rom alla criminalità, creando così un sentimento di ostilità e antagonismo nell'opinione pubblica». Dopo queste accuse non si sono fatte attendere le reazioni del nostro ministro degli Esteri, che ha definito inaccettabili e false le affermazioni contenute nel rapporto, mentre il ministro Sacconi, sostenendo che non si tratta nemmeno di un rapporto ufficiale, ha detto che l'Italia potrà agevomente dimostrare la correttezza dei propri comportamenti.

Leggi tutto l' articolo sul messaggero

Studenti...... o Guerriglieri? Il Ministro Brunetta: "Io sono un democratico, credo molto più al voto....."

L' articolo sul Messaggero riguardo agli scontri di ieri. Il governo continua la campagna anti studenti. Il piano è semplice: costruire l' idea, nella mente già poco lucida degli Italiani, che gli studenti siano solo dei "barbun" dediti alla violenza e col vizio di contestare "perchè sì".

Il Ministro Brunetta, quello delle faccine di gradimento, tuona dicendo che gli studenti dell'Onda sono dei «guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri».
Quest sono i vertici del nostro governo; io proporrei delle faccine di gradimento anche per loro!!!

Ecco l' articolo:

Brunetta minaccia: gli studenti dell'Onda sono guerriglieri, li tratteremo come tali

Bersani: parole incommentabili. Donadi: frasi da piccolo duce.
Gli studenti: «Non ci fa paura. Noi pacifici, polizia e Stato no»

ROMA (19 marzo) - Gli studenti dell'Onda sono dei «guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri». Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta insieme alla collega della scuola, Mariastella Gelmini.

«Non vedo molta protesta». A chi faceva notare al ministro che nella scuola la protesta sta montando, il ministro ha risposto: «Non vedo molta protesta, vedo ogni tanto delle azioni di guerriglia da parte della associazione Onda. Ma vedo che nelle votazioni degli organi di rappresentanza degli studenti l'Onda non esiste. Sono un democratico e quindi credo molto più al voto che alle azioni di guerriglia. L'Onda non l'ho vista nelle recenti elezioni degli studenti, quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri».

«Sono quattro ragazzotti». Poi, in una successiva intervista, Brunetta ha rincarato la dose: «Anzi, questi non hanno la dignità dei guerriglieri che sono una cosa seria, sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente».

Rete studenti: noi pacifisti, polizia e Stato no. «Il nostro è un movimento pacifico - replica della Rete degli Studenti - sono il Governo e la Polizia che stanno cercando di creare uno stato di guerriglia». «Già Cossiga lo aveva proposto lo scorso autunno, ma non ci era riuscito, forse lo vogliono fare ora» spiega la Rete. E si chiedono:«Sono guerrigliere le mamme che per i loro figli hanno chiesto più ore e bocciato clamorosamente il maestro unico? Buttarla in caciara (o in guerriglia) è il sogno di un governo immobile e incapace. Un sogno che non gli concederemo di realizzare», conclude la rete.

Tutto l' articolo sul messaggero